La Poesia Siculo-Toscana e i Suoi Maggiori Esponenti
La letteratura cortese trova una sua evoluzione nell'ambiente comunale italiano attraverso i poeti siculo-toscani, che recuperano dalla tradizione provenzale sia temi politici che amorosi. Il massimo esponente di questa corrente è Guittone d'Arezzo, nato nel 1230, che si distingue per il suo orientamento verso il trobar clus, stile poetico complesso e raffinato.
Definizione: Il trobar clus era uno stile poetico elaborato e difficile, caratterizzato da artifici retorici e significati nascosti, tipico della poesia cortese.
La produzione di Guittone attraversa due fasi distinte: quella laica e quella religiosa. Nella prima fase si dedica alla poesia amorosa e politica, componendo sirventesi che esprimono il suo dolore per la sconfitta guelfa a Montaperti. Nel 1265, con l'ingresso nell'ordine dei Cavalieri di Santa Maria, inizia la sua fase religiosa, dedicandosi a componimenti sacri. Il suo canzoniere comprende 50 canzoni e 251 sonetti, oltre a numerose lettere in prosa.
Bonagiunta Orbicciani, notaio lucchese, rappresenta un'altra figura centrale della scuola siculo-toscana. La sua poesia si distingue per uno stile più accessibile, anticipando alcune caratteristiche dello Stilnovo. Dante lo colloca nel Purgatorio insieme a Giacomo da Lentini e Guittone, riconoscendolo tra i massimi esponenti della lirica prestilnovistica.
Esempio: La poesia di Bonagiunta si caratterizza per una maggiore semplicità espressiva rispetto al trobar clus di Guittone, come si può vedere in versi come "Voi, ch'avete mutata la mainera / de li plagenti ditti de l'amore".