La letteratura cortese rappresenta uno dei movimenti culturali più significativi del Medioevo, sviluppatosi nelle corti feudali tra il XI e il XIII secolo.
La letteratura cortese cavalleresca nasce nelle corti della Francia meridionale, in particolare nella regione della Provenza, dove si sviluppa la poesia provenzale caratterizzata da temi amorosi e cavallereschi. I trovatori, poeti-musicisti itineranti, compongono in lingua d'oc raffinati componimenti poetici incentrati sull'amor cortese, un concetto che idealizza l'amore come un sentimento nobile e spirituale. Questa concezione dell'amore si basa su un rigido codice comportamentale che prevede la totale devozione del cavaliere alla dama, spesso irraggiungibile e sposata con un altro nobile.
Parallelamente alla lirica amorosa, si sviluppa un altro genere fondamentale: la chanson de geste, poemi epici che narrano le gesta eroiche dei cavalieri, in particolare di Carlo Magno e dei suoi paladini. Le caratteristiche principali di questi componimenti includono temi come la fedeltà al sovrano, il valore militare, l'onore e la fede cristiana. Tra le opere più celebri troviamo la "Chanson de Roland". La poesia cortese in Italia si diffonde grazie all'influenza dei trovatori provenzali e si evolve nella Scuola Siciliana alla corte di Federico II, dove i poeti rielaborano i temi dell'amor cortese adattandoli alla sensibilità italiana. Questo movimento letterario ha profondamente influenzato tutta la letteratura europea successiva, in particolare attraverso la codificazione di un nuovo ideale di amore e di comportamento sociale che ha lasciato tracce durature nella cultura occidentale.