Le Avanguardie e Italo Svevo
Le Avanguardie (1900-1920) nascono per rompere definitivamente con il passato. Questi movimenti negano i valori tradizionali e cercano un'arte nuova capace di esprimere l'inconscio.
Il Futurismo di Marinetti (Manifesto del 1909) esalta velocità, macchine, violenza e guerra. Rivoluziona la scrittura eliminando grammatica, punteggiatura e sintassi tradizionale. Le parole si dispongono sulla pagina suggerendo l'immagine descritta.
I Crepuscolari invece si contrappongono all'estetismo con una poesia di smarrimento e malinconia. Influenzati dal simbolismo francese, esprimono alienazione e percezione dell'effimero.
Curiosità: I Futuristi modificano le parole e le dispongono graficamente per creare "poesia di movimento e libertà".
Italo Svevo (1861-1928) rappresenta il romanzo moderno. Il vero nome è Ettore Schmitz - lo pseudonimo riflette le sue origini miste italiano−tedesche in una Trieste cosmopolita sotto l'Impero asburgico.
Il tema centrale di Svevo è l'inettitudine - l'incapacità di vivere pienamente. I suoi protagonisti sono "malati di vivere", abulici e insoddisfatti. Influenzato da Joyce e Freud, usa la scrittura come strumento di conoscenza psicologica, rifiutando l'estetismo per aderire alla realtà interiore dell'uomo.