Temi e significato: amore, morte e memoria
Il cuore della canzone batte su tre desideri del poeta. Prima di tutto, vuole essere sepolto in quel locus amoenus dove ha incontrato Laura - non per la bellezza del posto, ma perché lei lo ha reso sacro con la sua presenza.
Poi immagina un futuro in cui Laura tornerà in quel luogo cercandolo. Lo troverà morto, si commuoverà e pregherà per la sua anima. È un sogno consolatorio che trasforma la "belva bella et mansueta" da crudele in pietosa.
Infine, il ricordo del passato: Laura seduta sotto una pioggia di fiori bianchi, così angelica da far credere al poeta di essere in paradiso. Questo flashback è così potente che ancora oggi Petrarca non trova pace lontano da quel luogo.
L'ossimoro "belva bella et mansueta" riassume perfettamente la natura contraddittoria di Laura: affascinante ma irraggiungibile, dolce ma capace di far soffrire.
💡 Nota bene: A differenza della Beatrice di Dante, Laura non è una guida spirituale ma rimane una donna terrena, oggetto di contemplazione estetica.