Niccolò Machiavelli

Didascalia alternativa:

dire" il principe quindi ideale,il capo ideale per uno stato. LA DEDICA Machiavelli pensò di dedicare l'opera a Giuliano de Medici, che sostituiva nel governo di Firenze e Fratello Giovanni divenuto papa col nome Leone 10, ma che per il grave stato di salute di Giuliano dedicò al nipote Lorenzo de Medici, duca di Urbino, ma anche questo morì e le speranze riposte in lui andarono perse. LA GENESI 2 Il Principe è una genesi sentimentale ed emotiva. Machiavelli la scrisse sotto l'urgenza di un problema politico, quello dell'unificazione d'Italia. Nonostante l'analisi dei dati fatta da lui stesso sia realistica, che non gli consentiva di ipotizzare una soluzione, egli stesso, sperò lo stesso che si potesse realizzare tale unità per mezzo del volere di un principe dotato di una forte volontà e determinato. Egli vedeva l'italia circondata da grandi stati unitari di Francia, Spagna, Inghilterra e Germania,che approfittando del credo politico e la destrezza militare dell'Italia, si contendevano il dominio attraversandola in lungo e in largo con il loro esercito. Machiavelli non era un uomo dell'800 ma del'500 e quindi non poteva aspirare ad una totale unificazione della penisola, in quanto all'epoca non esisteva il concetto di nazione. L'utopia di una possibile unificazione dell'Italia gli venne in mente quando stava scrivendo i Discorsi. 3 LA STRUTTURA L'opera è strutturata in modo schematico; il fulcro è il trattato in cui narra la figura del principe. Il principe può essere suddiviso in 4 parti: 1° parte (cap.1-11) i principati e i loro generi. in cui visualizza vari tipi di principato ereditari. 2° parte (cap.12-14) La milizia. tratta dalla necessità di un forte esercito costituiti preferibilmente da persone specializzate non da mercenari che combattevano solo per denaro e non per amor di patria. 3° parte (cap.15-23) il principe e le sue qualità. in cui delinea la figura del principe ideale e le sue preoccupazioni sui farsi amare e stimare avendo il potere materiale e morale di difendere i cittadini. Il principe, deve avere a sé abili e fedeli segretari. 4°parte (cap.24-26) esamina i motivi per cui i principi italiani hanno perduto i loro stati, non certo a causa della fortuna, mè per la loro incapacità a mantenere il potere. OPERE MINORI Sono opere politiche, storiche e letterarie. I DISCORSI Sono la prima dedica di Tito Livio, in 3 libri, non sono un'opera unitaria perché contengono divagazioni. Mentre, nel principe, Machiavelli ci appare come "il teorico" della monarchia assolutistica, nei discorsi si fa teorico della Repubblica, che egli ritiene la nuova forma di governo. Anche nei discorsi come nel principe egli sostiene che sia necessaria l'autonomia della politica dalle religioni. Inoltre, sostiene che lo stato ha il dovere attraverso le leggi e la loro osservazione, di rendere gli uomini consapevoli che l'ordine,la concordia etc., servono per stare in società. DELL'ARTE DELLA GUERRA Opera storica,è un trattato dialogico in 7 libri, composto negli anni 1519/20 e dedicato a Lorenzo Strozzi, in cui immagina che nei giardini nella casa di Cosimo Rucellai .... ISTORIE FIORENTINE 4 Composta in 8 libri (opera storica) dal 1520-25, su commissione dalla stadio fiorentino e dedicata a Giordano de Medici, rinvenuto papa col nome di Clemente 7à, in cui tratta la storia di Firenze dalle origini fino alla morte di Lorenzo de Medici. VITA DI CASTRUCCIO CASTRACANI Valido condottiero, composta nel 1520 in cui Machiavelli cerca di rappresentare la qualità LA MANDRAGOLA E' una commedia in 5 atti, ritenuta il capolavoro del teatro del '500 e un inestimabile classico della drammaturgia italiana. L'opera è ambientata a Firenze nel 1504. In tale opera tiene sempre presente, infatti, i due modelli latini, Plauto e Terenzio, operando una profonda modificazione del modello di riferimento in senso moderno. è una potente satira sulla corruttibilità della società italiana dell'epoca. Prende il titolo dal nome di una pianta, la mandragola, alla cui radice vengono attribuite caratteristiche Afrodisiache e fecondative. Le altre opere sono L'ANDRIA, una traduzione di un testo teatrale di Terenzio e la CLIZIA, riscritta ispirandosi alla casina di Plauto. BELFAGOR ARCIDIAVOLO Plutone, re degli inferi, decise di mandare un diavolo sulla terra a vivere come uomo sposato. Invia Belfagor con una bel bottino di denaro e diavoli trasformati in schiavi. La sua missione è quella di sposarsi e restare sulla terra dieci anni. Si tratta di una novella, l'unica nota, pubblicata postuma nel 1549. Si configura come una satira contro i costumi della Firenze di quegli anni. Ad oggi, diversi studi dimostrano che la paternità dell'opera non è attribuibile a Machiavelli ma,, probabilmente una mano fiorentina. LO LE LETTERE 5 Qundi, Belfagor arcidiavolo è inviato sulla terra per verificare se sia vero che le mogli siano una condanna più atroce di quella degli inferi; si sposa e viene mandato in rovina dalla moglie, che sperpera tutte le sue ricchezze. Perseguitato dai creditori, viene, successivamente, salvato da un contadino, che Belfagor a sua volta inganna. Ma il contadino ha infine la meglio sul diavolo, minacciando di farlo tornare nelle mani della moglie. Sono di notevole importanza storica e culturale. IL DIALOGO SOPRA LA NOSTRA LINGUA È un'opera composta, secondo gli studiosi, nel 1524 o 1525. Di non sicura attribuzione (è attribuita sulla base delle testimonianze del figlio Bernardo). 6 In questa opera Machiavelli rivendica le origini fiorentine del volgare Italiano. OPERE IN VERSI Composte da rime varie, canti carnascialeschi, capitoli e un poemetto L'ASINO D'ORO in cui si sente l'inferno di Plutarco e in cui esponeva la sua visione personale, mettendo in risalto la cattiveria *Machiavelli è il fondatore della scienza politica per cui egli fu il primo a considerare la politica come una civiltà, autonoma dallo spirito umano e distinta dalla moralità e dalla religione, che asserisce a leggi che possono essere contrastanti con la ,orale e la religione.