I Primi Documenti in Volgare: Indovinello Veronese e Placito Capuano
I primi veri documenti scritti in volgare sono i Giuramenti di Strasburgo, dove i nipoti di Carlo Magno giurano fedeltà nelle lingue dei loro eserciti. Ma per l'Italia abbiamo due testimonianze ancora più affascinanti.
L'Indovinello Veronese VIII−IXsecolo fu scoperto per caso nel 1924 da uno studioso nella biblioteca di Roma. Il testo recita: "se pareba boves, alba pratalia araba..." che tradotto significa "spingeva i buoi, arava prati bianchi, teneva un aratro bianco e seminava seme nero". La risposta? La mano che scrive!
Il Placito Capuano del 960 è invece un documento giuridico vero e proprio. Durante una causa per delle terre tra un monaco e un cittadino, un testimone depone in volgare: "Sao ko kelle terre... trenta anni le possette parte sancti benedicti" (So che quelle terre le possedette per trent'anni l'abbazia di Montecassino).
💡 Perché il volgare diventa scritto? Due motivi fondamentali: una classe sociale emergente vuole esprimere le proprie idee, e nasce un pubblico che vuole sentire storie nella propria lingua quotidiana.