Il Bovarismo e la Critica alla Borghesia
Conosci quella sensazione di guardare fuori dalla finestra e sognare una vita diversa? Emma fa proprio questo, ed è il simbolo della crisi dell'uomo moderno.
Emma incarna il bovarismo (termine coniato proprio dal suo personaggio): la tendenza a confondere i desideri con la realtà, alimentando continuamente l'insoddisfazione. La finestra diventa il simbolo di questa condizione: dentro c'è la vita opprimente, fuori quella idealizzata che non può mai raggiungere.
Ma attenzione: Emma non è romantica, è "romanzesca". Non vuole cambiare la società come un vero eroe romantico, vuole solo salire la scala sociale e vivere nel lusso. È una borghese nel senso che Flaubert dà a questa parola: una condizione mentale di chi pensa solo al profitto e all'apparenza.
Il problema di Emma nasce dalla sua cattiva educazione letteraria: si immedesima troppo nelle eroine dei romanzi rosa e perde il confine tra fantasia e realtà. I libri, invece di arricchirla, la "avvelenano" perché non sa leggerli correttamente.
Charles, pur amandola davvero, rappresenta la mediocrità borghese: parla solo di lavoro, non ha interessi, è soddisfatto della sua vita piatta. Due borghesi diversi ma ugualmente limitati.
Chiave di lettura: La "malattia" di Emma è ciò che oggi chiamiamo depressione - nell'800 la chiamavano "isteria femminile".