Il Principe: l'opera rivoluzionaria
"Il Principe" è un trattato politico in 26 capitoli che ha rivoluzionato il pensiero occidentale. L'opera si articola in quattro sezioni principali: i tipi di principato e come conquistarli, la questione militare, la figura ideale del principe, e infine un'analisi delle sconfitte dei principi italiani con un'esortazione finale a Lorenzo II de' Medici per liberare l'Italia.
Il linguaggio di Machiavelli è innovativo: abbandona lo stile aulico della trattatistica umanistica per adottare una prosa diretta, ricca di espressioni popolari e metafore incisive. Sebbene circolò inizialmente solo in forma manoscritta, l'opera ebbe ampia diffusione prima di essere stampata nel 1532. Appartiene al genere degli "specchi del principe", ma a differenza dei trattati precedenti, non presenta un modello idealizzato ma una figura reale inserita nel suo contesto storico.
Il pensiero rivoluzionario di Machiavelli si concentra sull'efficacia politica: il principe deve essere temuto più che amato, può ricorrere anche ad azioni malvagie se necessarie al bene dello Stato, e deve valutare le proprie azioni in base all'utilità e non alla moralità. Celebre è l'immagine del centauro, metà uomo e metà bestia, che rappresenta come il governante debba saper usare sia le leggi (l'uomo) sia la forza (la bestia), comportandosi come leone quando serve incutere paura e come volpe per riconoscere gli inganni.
Machiavelli indica Cesare Borgia come modello di principe ideale, ammirandone la determinazione e l'abilità nel piegare le circostanze a proprio favore. Centrale nell'opera è il rapporto tra fortuna e virtù: la fortuna governa metà del destino degli uomini, mentre la virtù consiste nel saper adattare il proprio comportamento alle circostanze mutevoli.
Riflessione: Quando Machiavelli scrive che "è meglio essere temuti che amati", non sta promuovendo la tirannia, ma osservando pragmaticamente che la paura della punizione è più affidabile dell'affetto per garantire l'obbedienza in un mondo dove gli uomini sono "ingrati, volubili, simulatori".