Alessandro Manzoni rappresenta una delle figure più significative della letteratura italiana dell'Ottocento, la cui opera ha profondamente influenzato la cultura e la lingua italiana.
Nato a Milano nel 1785, Alessandro Manzoni attraversò un percorso spirituale e letterario complesso che lo portò dalla formazione illuministica alla conversione al cattolicesimo nel 1810. Questa svolta religiosa influenzò profondamente la sua produzione letteraria, in particolare "I Promessi Sposi", il suo capolavoro ambientato nel XVII secolo che racconta la storia di Renzo e Lucia, due giovani il cui amore viene ostacolato dalle ingiustizie sociali dell'epoca. Il romanzo, pubblicato in tre versioni (1821-1827-1840), rappresenta non solo un'opera letteraria di straordinaria importanza ma anche un fondamentale contributo alla formazione della lingua italiana moderna.
La sua adesione al Romanticismo si manifestò attraverso una concezione della letteratura come strumento di verità storica e morale, sempre al servizio dell'utilità sociale. Il suo pensiero si caratterizzò per una profonda riflessione sul rapporto tra storia e invenzione, tra vero storico e vero poetico. Nelle sue opere, tra cui le tragedie "Il Conte di Carmagnola" e "Adelchi", gli "Inni Sacri" e le "Odi civili", Manzoni elaborò una poetica originale che univa l'impegno civile alla fede religiosa. Il suo contributo al Risorgimento italiano fu significativo, sebbene indiretto, attraverso la promozione di ideali di giustizia e libertà. Morì a Milano nel 1873, lasciando un'eredità culturale e linguistica che influenza ancora oggi la letteratura italiana.
La sua opera continua a essere studiata nelle scuole italiane, rappresentando un punto di riferimento fondamentale per comprendere non solo la letteratura del XIX secolo, ma anche l'evoluzione della lingua e della società italiana. Il suo approccio alla narrazione storica, l'attenzione ai temi sociali e la profonda analisi psicologica dei personaggi lo rendono un autore straordinariamente moderno e attuale.