Il Teatro di Pirandello
Pirandello si avvicina al teatro verso i 50 anni, quando il panorama teatrale italiano è dominato da dramma naturalistico (come Cavalleria Rusticana), tragedia dannunziana (spettacolare, con personaggi eccezionali) e serate futuriste (provocatorie, spesso finiscono a botte!).
La sua raccolta teatrale si intitola "Maschere Nude": gli uomini recitano inconsapevolmente nella vita, sono maschere che si muovono sul palcoscenico dell'esistenza.
TRE FASI DEL TEATRO PIRANDELLIANO:
1. TEATRO DEL GROTTESCO: rappresenta la vita quotidiana come parodia, svelando l'ipocrisia dei ruoli sociali. Il linguaggio è straniante per stimolare la riflessione invece dell'immedesimazione.
2. TEATRO NEL TEATRO (METATEATRO): mette in scena il teatro stesso. I personaggi sono entità autonome che esistono indipendentemente dal testo. La trama non è lineare perché ogni personaggio vuole imporre la propria verità inconciliabile.
💡 Innovazione rivoluzionaria: "Rottura della quarta parete" - lo spazio teatrale si allarga alla platea mescolando attori e pubblico!
L'attore non impersona più la parte ma la mostra, mantenendo distacco. Esplodono conflitti tra personaggi, attori, autore e regista che simboleggiano i conflitti della vita e l'incomunicabilità.
3. TEATRO DEL MITO: tratta elementi simbolici e fantastici.