Struttura e temi dell'opera
La tecnica dell'entrelacement è il vero capolavoro stilistico di Ariosto: intreccia e interrompe continuamente le vicende, facendole convergere e divergere senza mai perdere il filo. Questo crea una sensazione di movimento costante ma mai caotico, con cambi di tono che passano dal drammatico al comico.
Lo spazio è policentrico e labirintico, molto diverso dalla Commedia dantesca. Mentre Dante aveva uno spazio limitato e movimenti verticali con uno scopo preciso, i personaggi ariosteschi si muovono orizzontalmente in modo casuale. La selva, che per Dante simboleggiava il peccato, per Ariosto rappresenta la metafora della vita umana.
Il tempo è vago e ideale, ambientato nell'epoca di Carlo Magno ma senza seguire un ordine cronologico logico. La voce narrante di Ariosto guida costantemente il lettore con ironia e distacco, commentando le azioni dei personaggi senza mai giudicarli.
I temi principali sono cinque: la quête (ricerca vana), l'amore in tutte le sue forme, la follia come conseguenza estrema dell'amore, la fortuna come forza imprevedibile, e la magia con connotazioni fiabesche.
💡 Differenza chiave: Mentre Dante giudica moralmente i suoi personaggi, Ariosto li osserva con ironica comprensione!