Ludovico Ariosto

Didascalia alternativa:

poi torna a Ferrara a servizio del cardinale Ippolito d'Este; in più prende gli ordini minori (x benefici ecclesiastici) Si apre un periodo di attività legate alla vita di corte, con spostamenti e viaggi per conto del cardinale. ★ Nel 1509 nasce il figlio Virginio, da una donna popolare. ★ Nel 1515 avvia una relazione con Alessandra Benucci, ma si possono sposare in segreto solo nel 1528. ★ Il 22 aprile 1516 esce la prima edizione dell'Orlando Furioso Nel 1517 si rifiuta di partire in Ungheria con il cardinale, e ciò determina la rottura tra i due Nel 1518 entra in servizio presso il fratello: Alfonso d'Este, ma anche questo lavoro lo porta a spostarsi molto ★ Nel 1521 è costretto ad accettare l'incarico di Commissario ducale in Garfagnana. Gli anni successivi al rientro a Ferrara, si dedica alla cura delle opere e alla revisione dell'Orlando Nel '32 esce la terza edizione dell'Orlando, ma il poeta non ne è ancora soddisfatto Nel '28-'29 escono le seconde riproduzioni del "Negromante", della "Lena" e della "Cassaria". Si dedica anche alla traduzione e messa in scena delle commedie di Plauto e Terenzio. Viaggia fino al 1532 dove al ritorno da Modena si ammala di enterite ★ Muore il 6 luglio del 1533. LE LETTERE ★ Ci sono più differenze che analogie tra l'epistolario di Petrarca e di Ariosto. ★ Quello di Ariosto è ancorato a situazioni reali, trattate in modo semplice. Non può neanche essere considerato un vero epistolario, poiché gli mancano i requisiti di organicità e costruzione letteraria. ★Non destò interessi fino al '700 ★ La forza delle lettere consiste nella capacità di introdurre chi legge nel mondo dell'autore Ci permettono di conoscere meglio la biografia e la formazione dell'autore interesse letterario: capacità di rappresentare persone e fatti, e narrare con vivacità e semplicità. ★ Circa % delle lettere ritrovate sono state scritte mentre si trovava a Garfagnana. ★ Si divide in due sezioni: una in latino e l'altra in volgare Produzione in latino: O Produzione lirica volgare: || O ||| Non le raccolse in un canzoniere organico La raccolta fu pubblicata nel 1546, solo dopo la morte. Nella produzione lirica si mostra sensibile al modello petrarchesco Infatti seleziona attentamente il lessico e le forme metriche, mentre il tema erotico diventa centrale Ariosto interpreta il rapporto con la tradizione come libertà e originalità Costante riferimento ai modelli classici che ne alleggeriscono lo stile. stretto rapporto con la tradizione quattrocentesca (soprattutto ferrarese) ★ il riutilizzo di Petrarca consentono recuperi dalla lirica italiana più antica (stilnovistica e prestilnovistica) IV sono 67, appartengono agli anni di giovinezza (1494-1503) e mostrano fedeltà a temi e moduli classici V Ci sono principalmente componimenti di tema erotico, ma anche epigrammi, epitaffi, e testi di carattere erudito Costituiscono la seconda opera più famosa di Ariosto Composte tra il 1517 e il 1525 ★ La Satira prevede uno sviluppo narrativo e un'articolazione logico-discorsiva ben lontani dalla purezza della lirica. Ariosto fa riferimento a Orazio, ma in quel periodo era considerato un modello lirico, perciò la scelta appare originale e coraggiosa. ★ la difesa di una concezione aperta e problematica della letteratura si fonde con l'affermazione di un bisogno di concretezza. Satira composta nel I 1517 VI ★ 7 Satire ★origine da eventi biografici e affermano il punto di vista dell'autore Le satire sono rivolte a persone reali: Ariosto dialoga con queste, e ciò rende la struttura dialogica. VII O conta 87 componimenti (soprattutto sonetti e madrigali) O risalgono prevalentemente al primo decennio del '500 LA PRODUZIONE LIRICA 1517 aprile 1518 1523 1519-1523 1524-1525 1524 LE "SATIRE" rivolta a Alessandro, il fratello e a L.Da Bagno, un amico Galasso, il fratello Annibale Malaguzzi, il cugino Sigismondo Malaguzzi rivolta di nuovo al cugino Pietro Bembo, un amico cosa afferma/tratta spiega perché non volle partire per l'Ungheria con Ippolito discute della corruzione del papa e della chiesa il suo ideale di vita semplice è avere una buona moglie e la pace della coscienza descrive la sua vita difficile e esprime la nostalgia per Ferrara e per la moglie tratta della vita matrimoniale e dei suoi rischi chiede consiglio per un precettore per il figlio Virginio cancelliere del duca Alfonso rifiuta di diventare ambasciatore degli estensi alla corte del papa, e ribadisce il suo stile di vita ideale satira analoga alla struttura metrica del capitolo il ricorso alla terzina dantesca valorizza il modello che in quel periodo stava entrando in una fase d'ombra ★ l'utilizzo del modello dantesco è molto originale questo da spazio a una colloquialità diretta tono confidenziale ★scaltrezza formale e semplicità espressiva (rare nella letteratura italiana) La personalità ariostesca è orientata a difendere la propria libertà di una vita autentica e riservata. Ci sono pervenute 2 opere in prosa e in versi e tre commedie solo in versi ★ le traduzioni delle commedie in latino andarono perdute. Nel 1493 compose la prima opera teatrale: la "Tragedia di Tisbe" (perduta) ★ ebbe diversi ruoli nel teatro ferrarese: regista, traduttore, autore e attore il problema che Ariosto tentò di risolvere fu quello di innalzare il decoro letterario, mantenendo, però, la vivacità dell'opera soluzioni: Cassaria O recupero delle commedie latine O scrive opere originali con modello latino, fonti letterarie recenti e contesto storico-geografico contemporaneo Nel 1508 va in scena la prima commedia: "Cassaria", e nel 1509 "i Suppositi". ★ inventa un linguaggio più comico in volgare => lessico più basso, gergale e dialettale dal 1518 abbandona la prosa e ricorre all' endecasillabo sdrucciolo ★ Nel 1520 invia al papa il "Negromante" e nel '28 viene rappresentata a teatro. ★ Nel 1528 fu composta la "Lena", commedia più riuscita di Ariosto. IL TEATRO prosa narra il recupero di due giovani rapite dopo il pagamento di un riscatto. Suppositi prosa serie di avventurosi scambi di persona. Negromante endec. sdrucciolo racconta i vari tentativi di un giovane di conquistare l'amata, con lo sfondo di una complicata vicenda. Lena endec. sdrucciolo Lena, sposata con Fazio, consente a Flavio (un giovane innamorato di Lavinia, la figlia di Fazio) di incontrarsi; urante l'incontro Faz irrompe e la situazione precipita, concludendosi poi con il matrimonio dei due. ma L'ORLANDO FURIOSO pubblicato la prima volta nel 1516, una seconda nel 1521 ★ Nel 1532 uscì la terza e ultima edizione in 46 canti, che ebbe una profonda revisione del lessico e dello stile. ★ L'Orlando Furioso riprende e prosegue l'Orlando Innamorato di Boiardo. ★ si sviluppa lungo tre linee principali: la guerra tra cristiani e saraceni, l'amore di Orlando per Angelica e l'amore tra Ruggiero e Bradamante E' centrale la tecnica dell'entrelacement (intreccio): ogni episodio è interrotto più volte da altri. ★ Le azioni dei personaggi sono determinate dalla loro ricerca di qualcuno o qualcosa Riprendendo la materia cavalleresca Ariosto la ironizza e le assegna altri significati (riflessioni sulla condizione umana, sulla forza della fortuna, dell'immaginazione e dell'elaborazione artistica) Lo stile e la forma tentano il distacco dai fatti narrati ★ il tono è medio, colloquiale e diretto ★ L'Orlando rappresenta il trionfo dello spirito rinascimentale il meccanismo complesso stabilisce la precarietà e la casualità della condizione umana, affidata alla fortuna e agli umori degli uomini L'opera rappresenta il fallimento delle ricerche dei protagonisti => riflessione sulla complessità del reale ★ Il Furioso si ricollega ai valori delle corti rinascimentali, ma anche alla consapevolezza di un equilibrio turbato ★ i valori non sono più assoluti, ma si devono misurare con il susseguirsi degli eventi inizia la stesura intorno al 1505 intreccia vicende d'amore e vicende di guerra adotta il progetto encomiastico di Virgilio: celebra la casata degli Este il titolo è ripreso sia dall'Orlando innamorato di Boiardo, che da Hercules furens di Seneca ★ la cultura rinascimentale si confronta con i modelli classici ★ l'opera suona come un paradosso: anche un guerriero come Orlando può cedere all'amore LA POETICA ★ lo stile epico illustre segna la differenza rispetto alle poetiche quattrocentesche ★ reso possibile dalla volontà di avvicinarsi ai modelli epici (Virgilio: autore più presente) ★ IDEAZIONE E STESURA è reso epico dai temi e dalle situazioni, ma anche dal recupero del repertorio della tradizione l'ideologia epica è la risposta alla situazione storica: il Furioso afferma l'individualità dello stato estense, dei suoi diritti, della politica e delle alleanze. Ariosto dà per primo alla nostra letteratura un'opera nazionale forti limiti al carattere epico del F.: rispetto all'etica passata, quella del '400 è un'etica individualistica, legata solo alla classe cortigiana, e spesso la spinta è personale. il valore collettivo imposto dalla materia carolingia è la lotta tra cristiani e saraceni, che però, non si riflette sul lettore ★ Nell'opera c'è un attrito tra carattere romanzesco (lungo tutto il corso dell'opera) e l'epos (principale nei canti finali) STRUTTURA EPICA: chiusa, statica e tragica Ariosto riprende la mescolanza dei generi: momenti lirici della tradizione petrarchesca, boccaccina, della poesia bucolica e pastorale e novelle raccontate di personaggi. I TEMI: LA QUÊTE, IL LABIRINTO, LA FOLLIA STRUTTURA ROMANZESCA: aperta, dinamica e ironica Nel furioso le quête vanno spesso a vuoto: angelica non è raggiunta da nessuno di quelli che la cercano; cede a un semplice soldato (Medoro) ★ la quête diventa nel furioso l'inseguimento di un fantasma interiore Nella quête il romanzo rappresenta il senso dell'esistere, che per Ariosto è l'inseguimento di un sogno, un labirinto La quête che Orlando compie è pazzia: tradisce Carlo Magno, resta vittima del caso e non si imbatte nell'amore per Angelica, ma nell'amore di lei per Medoro; che lo porta poi a non riconoscerla quando la incontra. L'azione romanzesca è portata avanti dall'amore in tutte le sue varietà ★ Il furioso è il poema del disincanto, della rinuncia alle illusioni del rinascimento ★ La figura esemplare del cortigiano è Ruggiero: percorre un percorso di formazione, che parte dall'inconsapevolezza di sè e termina con l'assunzione del suo ruolo; (la quête si conclude con successo) e in tutte le prove che affronta troviamo un messaggio educativo. Ariosto si presenta in duplice veste: O come narratore onnisciente: LA VOCE DEL NARRATORE: O come personaggio: Ariosto è il regista dell'azione capacità demiurgiche del poeta (il Demiurgo nel rinascimento era la figura analoga a quella dell'artista) Il Demiurgo non crea nulla; Ariosto è l'autore di una letteratura che si alimenta di altra letteratura. ■ il poeta rinascimentale non cerca l'originalità, ma è ammirato per la scelta dei suoi materiali e per la capacità che ha di lavorarli e combinarli. ■ assimila la sua storia d'amore a quella di Orlando ■ paragona soprattutto la parte della pazzia ARMONIA E IRONIA: Ricerca di un equilibrio al di sopra degli sconvolgimenti storici, che è però condizionato dalla posizione sociale del letterato come uomo di corte ★ l'intellettuale deve piegarsi alle direttive sia in senso pratico che ideologico del signore ★ l'arma di Ariosto è quella dell'ironia: sottile e mediata; che coinvolge l'universalità della vita umana, ma specificamente alla corte l'arte è strettamente condizionata dal potere l'ironia ariostesca è ambigua e corrosiva, il poeta guarda con un sorriso scettico la sua stessa opera ★ l'ironia è lo strumento per raggiungere l'armonia: l'equilibrio tra verità e menzogna che il Furioso sia intessuto di menzogna è vero anche per la trama ★senza i palazzi di Atlante, l'ippogrifo, ecc... la realizzazione dell'opera non sarebbe stata possibile: dunque il magico è un espediente letterario.