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21/6/2022
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L'ORLANDO FURIOSO L'Orlando furioso è il più celebre poema epico-cavalleresco della tradizione letteraria italiana. Viene pubblicato da Ludovico Ariosto nel 1532, ed è composto da 46 canti in ottave. L'impianto è di tipo politico-encomiastico volto a celebrare la dinastia degli estensi (e in particolare il cardinale Ippolito) attraverso la figura del progenitore Ruggiero. Il poema fu presentato dall'Ariosto come la continuazione dell'Orlando innamorato di Matteo Maria Boiardo. Lo sfondo storico è costituito dalla guerra tra i paladini di Carlo Magno, i Franchi, difensori della cristianità, e i saraceni di Agramante, re dell'Africa, i Mori. Nell'Orlando furioso, Ariosto, come Boiardo, inserisce la materia cavalleresca e opera la fusione tra il ciclo carolingio e quello arturiano. I personaggi (Carlo Magno, Orlando, Rinaldo, Astolfo) sono del ciclo carolingio, ma il tema dell'amore e del meraviglioso fiabesco sono del bretone. Le vicende del romanzo risultano distinte in tre gruppi narrativi: La guerra tra Franchi e Mori, che termina con la vittoria di Orlando sull'esercito saraceno • La passione di Orlando per la fuggitiva Angelica, che lo porta alla follia L'amore tra Ruggiero e Bradamante, che rappresentano i capostipiti della famiglia Este Intorno a questi tre nuclei narrativi ruotano vicende e personaggi minori e digressioni, abilmente intrecciati tra loro e con le storie principali secondo la tecnica dell'entrelacement, che serve appunto ad "intrecciare" vicende, tempi, spazi e personaggi...
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del poema e a favorire il proseguire della trama. I TEMI LA GUERRA: è il tema portante del Furioso; la motivazione religiosa è potente (la difesa della cristianità), ma spesso prevalgono gli interessi personali (amore, ira, desiderio di vendetta). Ariosto disprezza la guerra combattuta con le nuove armi in uso nel '500, nella quale non può emergere il codice di comportamento cavalleresco basato sull'onore, la lealtà, il coraggio. Esalta invece il duello, inteso come gara "sportiva" e prova di eroismo individuale. IL DESIDERIO: tutti i personaggi rincorrono un oggetto del loro desiderio, ma questi sono sfuggenti, e il desiderio inappagato li porta alla follia. Il desiderio spinge i personaggi all'azione, ma quest'ultima è intesa come un processo che deve condurre alla saggezza (dopo errori e devianze) e a un tentativo di controllo delle passioni. LA FOLLIA: il tema della follia di Orlando è uno dei più noti all'interno dell'opera. Innamoratosi di Angelica, che però scappa con Medoro, un giovane saraceno, Orlando perde il senno quando attraversa un bosco sui cui alberi la coppia aveva inciso scritte che celebravano il loro amore. Il paladino impazzisce e si aggira per la Francia e la Spagna, fino ad attraversare lo stretto di Gibilterra a nuoto. Nel frattempo il guerriero Astolfo, dopo aver domato un ippogrifo, vola sulla Luna, dove ritrova in un'ampolla il senno perduto di Orlando. Dopo aver attraversato l'Africa e aver compiuto mirabili imprese, Astolfo fa odorare l'ampolla a Orlando, che torna in sé e rientra in combattimento.