Il Motivo Encomiastico nell'Orlando Furioso e gli Estensi
L'Orlando Furioso rappresenta un capolavoro della letteratura rinascimentale italiana, dove il motivo encomiastico si intreccia magistralmente con la narrazione epica. Nell'ottava 4 del poema, Ludovico Ariosto introduce uno dei personaggi principali, Ruggiero, presentandolo come antenato della famiglia Este Ferrara. Questa scelta narrativa non è casuale, ma risponde a precise strategie di celebrazione dinastica tipiche della corte estense.
La genealogia eroica che Ariosto costruisce per gli Estensi si basa su un'elaborata concatenazione di discendenze. Attraverso il personaggio di Ruggiero, già presente nell'Orlando Innamorato di Boiardo, viene stabilita una linea diretta con Ettore di Troia, eroe dell'epica classica. Questa connessione nobilitante serve a legittimare il prestigio della Corte di Ferrara nel Rinascimento, collocando la dinastia estense in una tradizione eroica di respiro europeo.
Definizione: Il motivo encomiastico nell'Orlando Furioso si manifesta attraverso la celebrazione della casata d'Este, collegando la dinastia regnante a Ferrara con gli eroi dell'antichità classica attraverso il personaggio di Ruggiero.
L'aspetto più raffinato dell'encomio ariostesco risiede nella sua sottile ironia. Quando il poeta si rivolge al suo mecenate, il cardinale Ippolito d'Este, lo fa con una finezza retorica che nasconde una velata critica. Il riferimento alle "tante cose che deve fare" il cardinale prima di poter ascoltare il poema rappresenta un esempio di quella complessa relazione tra artista e potere che caratterizza la Storia famiglia Estensi Ferrara.