Il naturalismo è una corrente letteraria francese che si sviluppa nel 1850, con Gustave Flaubert come iniziatore. Nel suo lavoro "Madame Bovary", Flaubert critica la mentalità e i comportamenti della società borghese di provincia. Altri rappresentanti del naturalismo sono Emile Zola, Guy de Maupassant, Stendhal e Honoré de Balzac. L'applicazione al romanzo dei principi del positivismo implica che il romanzo debba essere un documento oggettivo della realtà. Il romanziere deve rappresentare con rigore scientifico tutte le classi sociali e tutti gli aspetti dell'esperienza, anche quelli più penosi.
Il positivismo è un movimento filosofico che ricerca la verità con metodo scientifico e rifiuta idee astratte, come la religione, che non possono essere verificate con l'esperienza.
Le opere del positivismo sono caratterizzate da una prosa piana e accessibile, adatta al pubblico borghese protagonista della realtà industriale. Si descrivono ambienti e comportamenti umani con estrema precisione, rappresentando la realtà sociale particolarmente attenta alla classe borghese, ai suoi gusti e alle sue aspirazioni. Il narratore è onnisciente in terza persona, espone le vicende e si riserva la possibilità di commentare e giudicare le azioni dei personaggi.
Guy de Maupassant, influenzato dallo stile impersonale di Flaubert, evita l'approccio alla narrazione scientifica di Zola. Il suo romanzo "Bel-Ami", ambientato nel 1860 a Parigi, ritrae un arrampicatore sociale privo di scrupoli.
Il verismo è un movimento letterario italiano che si basa sul naturalismo francese. Luigi Capuana, teorico del verismo e critico letterario del "Corriere della Sera", ha contribuito a diffondere la conoscenza di Zola in Italia. Le opere veriste hanno come argomento la realtà umana e sociale, rappresentata con rigore scientifico in modo oggettivo e distaccato. I rappresentanti del verismo in Italia sono Giovanni Verga, Luigi Capuana e Federico De Roberto.
Nel verismo italiano viene ripresa la narrativa scientifica del naturalismo francese e trasportata in una situazione storica completamente differente.
Situazione storica
Negli ultimi anni del verismo, si raccontano storie in cui prevale una nuova sensibilità, con elementi morbosi e personaggi fantastici o mostruosi. In Italia, la situazione è differente da quella francese o inglese, poiché l'industrializzazione e l'unità politica sono all'inizio.
Differenze tra il Nord e il Sud
La questione meridionale si riflette nel carattere regionalistico del verismo, con un'analisi e descrizione delle realtà regionali in modo crudo e drammatico, con un pessimismo evidente.
Verismo e Naturalismo
Il verismo mira a contribuire alla formazione di una coscienza sociale e presenta una visione pessimistica, non credendo possibile cambiare la società. Al contrario, il naturalismo presenta una concezione fiduciosa e ottimistica.
Caratteri fondamentali
Le opere veriste e naturaliste si caratterizzano per la rappresentazione oggettiva di una precisa realtà, spesso di ambiente popolare. La narrazione è impersonale e priva dell'intervento dell'autore, che rimane completamente estraneo ai fatti.
Giovanni Verga
Giovanni Verga ambienta le sue opere nelle aree industriali del paese, come Parigi, e descrive le condizioni di vita del proletariato urbano. Nato a Catania nel 1840, Verga si trasferì a Milano nel 1872, dove maturò la sua adesione al Verismo. Le sue opere più importanti sono "I Malavoglia" e "Mastro-don Gesualdo".
Le opere veriste e naturaliste rappresentano un importante periodo nella storia della letteratura italiana, influenzando la narrativa successiva e contribuendo alla comprensione della società dell'epoca. La loro rappresentazione oggettiva e distaccata della realtà ha lasciato un segno indelebile nella letteratura italiana.
