Le Operette Morali: la filosofia in dialogo
Il Dialogo della natura e di un islandese è uno dei testi più importanti delle Operette Morali. Un islandese infelice gira il mondo cercando un posto senza sofferenze, ma scopre che ovunque ci sono problemi: troppo caldo, freddo, disastri naturali.
Quando finalmente incontra la Natura in Africa, lei gli spiega freddamente di agire al di là del bene e del male, seguendo solo le leggi di conservazione dell'universo. Non le importa della felicità o infelicità degli esseri viventi.
Il dialogo ha un doppio finale simbolico: l'islandese viene divorato dai leoni oppure mummificato da una tempesta di sabbia. In entrambi i casi, la sua morte serve a qualcosa: nutre altri animali o diventa oggetto di studio. È il ciclo spietato della natura leopardiana.
L'islandese rappresenta l'umanità infelice che cerca invano un posto dove essere felice, mentre la Natura incarna l'indifferenza cosmica verso i nostri desideri e bisogni.
Concetto fondamentale: Le Operette Morali mostrano che la natura non è cattiva per volontà, ma semplicemente indifferente al destino umano, il che forse è ancora più terribile.