L'evoluzione poetica e il pessimismo cosmico
Dopo una lunga pausa creativa (1823-1827), Leopardi torna alla poesia con i Grandi Idilli o Canti Pisano-Recanatesi (1828-1832). Questi componimenti come "A Silvia", "Le ricordanze" e "La quiete dopo la tempesta" mostrano una poesia piรน filosofica, dove il rapporto tra uomo e natura diventa centrale.
Il Ciclo di Aspasia (dal 1832) riflette sull'amore, la morte e il senso della vita, ispirato dal suo amore non ricambiato per Fanny Tozzetti. Canti come "A se stesso" e "Aspasia" mostrano uno stile piรน teso e incalzante rispetto alle opere precedenti.
Gli Ultimi Canti, con "La Ginestra" come vertice, presentano una tematica filosofica e polemica con stile energico e ironico. Durante la pausa dal 1823 al 1827, Leopardi scopre il "vero filosofico" e sviluppa la concezione della Natura Matrigna, segnando il passaggio al pessimismo cosmico.
Importante: Questo periodo di "silenzio poetico" รจ fondamentale perchรฉ Leopardi si dedica alle Operette Morali e matura la sua visione filosofica definitiva, che influenzerร tutta la produzione successiva.