Il pensiero: dalle tre fasi del pessimismo al confronto con Schopenhauer
Al centro del pensiero leopardiano c'è l'infelicità dell'uomo. Secondo Leopardi, l'uomo soffre perché cerca sempre il piacere, ma ogni piacere è momentaneo e ci sfugge. L'unico strumento che abbiamo è l'immaginazione, che ci permette di provare piaceri infiniti.
Il pensiero di Leopardi si avvicina a quello del filosofo Schopenhauer, che paragonava la vita umana a un pendolo che oscilla tra dolore e noia. Gli studiosi individuano tre fasi nel pessimismo leopardiano:
1) Pessimismo individuale: Leopardi pensa che solo lui sia infelice a causa delle malattie e della famiglia rigida.
2) Pessimismo storico: Capisce che tutti soffrono, ma pensa che la natura (madre benigna) ci dia illusioni e immaginazione per sopportare.
3) Pessimismo cosmico: Scopre che la natura non è buona, ma è lei stessa a metterci dentro il desiderio di felicità senza darcela mai davvero.
💡 Attenzione: Nel pessimismo cosmico, Dio è completamente assente dalla visione di Leopardi!