La poetica e i temi della poesia
Leopardi distingue tra poesia antica e moderna, riconoscendo nella prima la superiorità per ricchezza di fantasia e immaginazione. Gli antichi vivevano vicini alla natura e potevano creare miti e "illusioni" che rendevano sopportabile la realtà.
La poesia moderna deve essere "sentimentale", legata alla realtà interiore, perché la ragione ha distrutto le illusioni antiche. Ai poeti contemporanei resta solo il tentativo di recuperare il mondo immaginoso dell'infanzia.
La poetica dell'indefinito è centrale: tutto ciò che appare vago, lontano e indefinito sollecita la fantasia e crea piacere estetico. Per questo Leopardi privilegia paesaggi sfumati, luci crepuscolari, suoni che si perdono in lontananza.
La rimembranza (ricordo) è fondamentale perché dà vaghezza alla realtà e rende poetica anche un'esperienza dolorosa. Il fanciullo accumula sensazioni che, recuperate dalla memoria nell'età adulta, procurano piacere intellettuale.
I Canti documentano l'evoluzione stilistica di Leopardi: dalle Canzoni eloquenti e classiche agli Idilli lirici e intimi, fino alle composizioni della maturità con metro più libero.
Chiave di lettura: La poesia leopardiana nasce dal contrasto tra il desiderio di infinito e i limiti della condizione umana.