L'angoscia giovanile e il tema della fine
Qui Leopardi tocca un tema che molti di voi conosceranno bene: l'idea che la giovinezza dovrebbe essere il periodo più bello della vita, ma per lui non è così. Si lamenta della sua salute cagionevole e si chiede quanto tempo gli resti da vivere - pensieri pesanti per un ragazzo della sua età.
Il canto dell'artigiano che torna a casa dopo la festa diventa il simbolo di come tutto sia destinato a finire. Leopardi pensa ai grandi imperi del passato, come Roma, tutti caduti nel tempo. È un momento di riflessione sulla caducità di tutte le cose.
La poesia si chiude con un ricordo d'infanzia: la stessa sensazione di fine e malinconia che provava da bambino quando, dopo una festa, sentiva spegnersi i canti nella notte. Questo collegamento tra presente e passato rende universale il sentimento di perdita.
L'aspetto più doloroso? Leopardi si sente diverso dai suoi coetanei, escluso dalla felicità che dovrebbe caratterizzare la gioventù. Si isola perché pensa che il suo aspetto fisico e la sua condizione lo rendano inadeguato all'amore e alla vita sociale.