Guido Cavalcanti
Guido Cavalcanti (1250-1300) rappresenta il lato più drammatico del stil novo. Fiorentino di famiglia potente e guelfa bianca, partecipa attivamente alla politica cittadina fino a quando la malaria non lo uccide al ritorno dall'esilio.
Dei suoi 52 componimenti, la canzone "Donna me prega" è il capolavoro più complesso. Influenzato dal filosofo arabo Averroè, Cavalcanti presenta l'amore come forza distruttiva: alla vista della bellezza, l'amante crea un'immagine ideale che però scatena paura e sofferenza.
I temi caratteristici sono lo sbigottimento, il tremore, le lacrime. La donna appare irraggiungibile e il dramma si svolge tutto nell'animo dell'amante. Cavalcanti usa personificazioni efficaci: l'"immagine ideale", gli "spiriti" dell'anima, la "voce sbigottita". Il suo stile ha una fluidità melodica inconfondibile.
💡 Differenza importante: Mentre per Guinizzelli l'amore eleva, per Cavalcanti distrugge l'amante.