Giacomo Leopardi: Una Vita di Studio e Sofferenza
Giacomo Leopardi nasce nel 1798 a Recanati da una famiglia aristocratica: il padre Monaldo è colto ma conservatore, la madre Adelaide è fredda e bigotta. Questa infanzia triste sarà determinante per la sua sensibilità poetica.
Il periodo 1808-1815 è di "studio matto e disperatissimo": Leopardi divora i 16.000 volumi della biblioteca paterna, rovinandosi la salute. Nel 1817 conosce epistolarmente Pietro Giordani, che lo aiuta nella "conversione letteraria" dal sapere erudito alla creatività poetica.
La sua esistenza è segnata da continue sofferenze fisiche (scoliosi, disturbi agli occhi) e da tentativi di fuga da Recanati. I viaggi a Roma (1822), Milano, Bologna, Firenze e Pisa non gli danno la serenità sperata. L'amore non corrisposto per Fanny Targioni Tozzetti a Firenze aumenta la sua amarezza.
💡 Importante: Leopardi trasforma il suo dolore personale in strumento di conoscenza universale sulla condizione umana.
Muore a Napoli nel 1837, assistito dall'amico Ranieri, lasciando un'eredità poetica e filosofica immensa.