Le origini del poema cavalleresco
Tutto inizia in Francia con due grandi tradizioni narrative che cambieranno per sempre la letteratura europea. Il ciclo carolingio raccontava le gesta militari di paladini come Orlando al servizio di Carlo Magno, mentre il ciclo arturiano introduceva elementi fantastici come Camelot, i cavalieri della Tavola Rotonda e il Sacro Graal.
Quando queste storie arrivano in Italia nel 400, nascono i cantari - poemi popolari cantati dai cantastorie nelle piazze. Gli scrittori "colti" capiscono subito il potenziale di queste narrazioni e iniziano a creare opere piรน raffinate.
La grande innovazione italiana รจ la fusione dei due cicli: i personaggi del mondo carolingio (Carlo Magno, Orlando, Rinaldo) si ritrovano in avventure piene di magia e amore tipiche del mondo arturiano. ร come se Harry Potter incontrasse i Cavalieri della Tavola Rotonda!
๐ก Ricorda: Le opere piรน importanti sono il "Morgante Maggiore" di Pulci, "Orlando Innamorato" di Boiardo e "Orlando Furioso" di Ariosto.
Luigi Pulci: il poeta controcorrente
Luigi Pulci (1432-1484) รจ il primo grande nome del poema cavalleresco italiano, ma con una particolaritร : non prende mai sul serio quello che scrive! Nato in una famiglia nobile fiorentina con problemi economici, diventa il protetto di Lucrezia Tornabuoni, madre di Lorenzo de' Medici.
Pulci รจ un personaggio ironico e polemico che trasforma il poema cavalleresco in una parodia. Mentre gli altri poeti celebrano seriamente eroi e battaglie, lui ci ride sopra con uno stile burlesco che ricorda le commedie moderne.
La sua vita รจ segnata da continui problemi: i fratelli banditi da Firenze, difficoltร economiche, polemiche con altri intellettuali della corte medicea. Quando muore nel 1484, viene addirittura accusato di eresia e sepolto in terra sconsacrata.
Il "Morgante Maggiore" (completato nel 1471) rappresenta perfettamente il suo spirito: un'opera che fa ridere ma che nasconde anche una profonda riflessione sulla natura umana.