Lingua, stile e rapporti tra i poeti
Gli stilnovisti fanno una scelta rivoluzionaria: scrivono in volgare invece che in latino, ma lo rendono elegante come la lingua delle corti. Dante spiega che volevano una lingua che anche le donne potessero capire, dato che non conoscevano il latino.
Il loro stile è davvero "dolce": scorrevole, chiaro, senza gli artifici complicati che caratterizzavano la poesia precedente. È una scrittura trasparente che va dritta al cuore del lettore.
Contrariamente a quello che si potrebbe pensare, i rapporti tra questi poeti non erano sempre idilliaci. Anche se Dante scrive il famoso sonetto "Guido, i' vorrei che tu e Lapo ed io" che celebra l'amicizia poetica, gli studiosi moderni hanno scoperto che spesso competevano e litigavano tra loro attraverso le tenzoni poetiche.
Il caso più emblematico è la rottura tra Dante e Cavalcanti: avevano visioni completamente opposte dell'amore. Cavalcanti lo vedeva come una passione distruttiva e tragica, mentre Dante lo considerava un sentimento religioso e salvifico che conduce a Dio.
💡 Curiosità: Le "tenzoni poetiche" erano vere e proprie sfide in versi - come i rap battle di oggi, ma molto più eleganti!