I negligenti scomunicati
All'inizio del canto, Dante e Virgilio si trovano ai piedi della montagna del Purgatorio, camminando in fila indiana lungo una parete rocciosa. Dante nota con preoccupazione che solo la sua ombra è visibile e teme che Virgilio sia scomparso.
Virgilio lo rassicura e gli spiega un principio fondamentale dell'aldilà: le anime mantengono l'aspetto dei loro corpi terreni ma sono immateriali, lasciando passare i raggi del sole. Aggiunge che è inutile tentare di comprendere i misteri divini con la sola ragione umana, come tentarono invano Aristotele e Platone.
Mentre cercano il percorso migliore, i due poeti scorgono un gruppo di anime simili a "pecorelle" che escono timidamente dal recinto. Tra queste emerge Manfredi, figura storica di grande importanza, figlio naturale di Federico II e leader ghibellino. Morto nella battaglia di Benevento nel 1266, si pentì in punto di morte ricevendo il perdono divino, nonostante la scomunica papale.
💡 Curiosità: Il corpo di Manfredi, per ordine del vescovo di Cosenza e del papa Clemente IV, fu dissepolto e disperso come segno di disprezzo, dimostrando il divario tra la giustizia ecclesiastica e quella divina.