Le Poesie Principali
"Chi è questa che vèn, ch'ogn'om la mira" è un sonetto di lode che presenta la donna non come un angelo (come fa Guinizzelli) ma come apparizione soprannaturale e miracolosa. Il poeta usa domande retoriche e negazioni per sottolineare l'impossibilità di descrivere tanta bellezza.
"Voi che per li occhi mi passaste 'l core" racconta gli effetti dell'amore: gli occhi della donna trafiggono il cuore dell'amante e lo risvegliano dal sonno della mente. Ma questo risveglio porta anche angoscia e fa fuggire gli "spiritelli".
"Perch'i' no spero di tornar giammai" è una ballata scritta probabilmente durante l'esilio. Cavalcanti, sentendo la morte vicina, usa la ballata come messaggio per la sua amata lontana. Il lessico è semplice ma drammatico, con un'intonazione "dolce" tipica dello stilnovo.
💡 Analisi letteraria: Nota come Cavalcanti modifichi le convenzioni poetiche tradizionali, apostrofando la ballata sin dall'inizio invece che nel congedo finale.