Il Verbo: La Base di Tutto
Ogni verbo รจ formato da due parti: la radice (che porta il significato) e la desinenza (che cambia secondo chi parla e quando). Pensa alla radice come al tronco di un albero e alla desinenza come ai rami che cambiano forma.
In italiano abbiamo tre coniugazioni principali che riconosci dalla finale dell'infinito: -are (amare), -ere (temere) e -ire (sentire). La maggior parte dei verbi segue schemi fissi (verbi regolari), ma alcuni fanno i capricci e cambiano forma (verbi irregolari).
I modi si dividono in finiti (indicativo, congiuntivo, condizionale, imperativo) che hanno una persona precisa, e indefiniti (infinito, participio, gerundio) che non specificano chi compie l'azione. I tempi possono essere semplici (una sola parola) o composti ausiliare+participiopassato.
๐ก Trucco da ricordare: Se il verbo risponde alla domanda "chi?" ha un soggetto chiaro (transitivo), se risponde a "che cosa?" passa l'azione a un complemento oggetto.
La diatesi ti dice il rapporto tra soggetto e azione: attiva (io mangio), passiva (sono mangiato), riflessiva (mi lavo) o impersonale (si dice). Infine, alcuni verbi hanno funzioni speciali: gli ausiliari essere/avere, i servili dovere/potere/volere e i fraseologici che aggiungono sfumature particolari all'azione.