La vita e le fasi creative di Giovanni Verga
Giovanni Verga, nato a Catania il 31 agosto 1840, attraversò tre fasi creative fondamentali nella sua carriera letteraria. La prima fase giovanile si estese dalle prime prove letterarie fino al 1880, culminando con la pubblicazione della raccolta di novelle "Vita dei campi". La seconda fase, quella verista, si sviluppò tra il 1880 e l'inizio degli anni '90, periodo in cui Verga produsse le sue opere più importanti e conosciute.
Highlight: Durante la fase verista, Verga scrisse i romanzi "I Malavoglia" (1881) e "Mastro-don Gesualdo" (1889), oltre alla raccolta "Novelle rusticane" (1882) e al dramma "Cavalleria rusticana".
La terza fase iniziò nel 1893, quando Verga tornò in Sicilia dopo vent'anni trascorsi a Milano. In questo periodo si dedicò al teatro, all'educazione dei nipoti e alla cura delle terre di famiglia, affrontando anche una crisi creativa.
Vocabulary: Verismo - corrente letteraria italiana di fine Ottocento che si proponeva di rappresentare la realtà in modo oggettivo e impersonale, ispirandosi al Naturalismo francese.
Verga sperimentò diversi generi letterari nel corso della sua carriera. Tra il 1873 e il 1876 pubblicò i cosiddetti "romanzi mondani" (Eva, Tigre reale, Eros), che però non riscossero il successo sperato. La svolta avvenne nel 1874 con la pubblicazione di "Nedda", un racconto ambientato in Sicilia che ottenne un grande successo e spinse Verga a concentrarsi sulla narrativa di ambientazione siciliana.
Example: "Nedda" venne pubblicato inizialmente su una rivista e poi ristampato in volume autonomo con il sottotitolo "Bozzetto siciliano", segnando l'inizio dell'interesse di Verga per le tematiche siciliane.