Materie

Materie

Di più

Francesco Guicciardini

14/9/2022

3776

151

Condividi

Salva

Scarica


Francesco Guicciardini
In questo autore la vita è molto importante per capirne il pensiero e le sue
opere. "Ricordi" è un'opera frammentaria

Iscriviti

Registrati per avere accesso illimitato a migliaia di appunti. È gratis!

Accesso a tutti i documenti

Unisciti a milioni di studenti

Migliora i tuoi voti

Iscrivendosi si accettano i Termini di servizio e la Informativa sulla privacy.

Francesco Guicciardini
In questo autore la vita è molto importante per capirne il pensiero e le sue
opere. "Ricordi" è un'opera frammentaria

Iscriviti

Registrati per avere accesso illimitato a migliaia di appunti. È gratis!

Accesso a tutti i documenti

Unisciti a milioni di studenti

Migliora i tuoi voti

Iscrivendosi si accettano i Termini di servizio e la Informativa sulla privacy.

Francesco Guicciardini
In questo autore la vita è molto importante per capirne il pensiero e le sue
opere. "Ricordi" è un'opera frammentaria

Iscriviti

Registrati per avere accesso illimitato a migliaia di appunti. È gratis!

Accesso a tutti i documenti

Unisciti a milioni di studenti

Migliora i tuoi voti

Iscrivendosi si accettano i Termini di servizio e la Informativa sulla privacy.

Francesco Guicciardini
In questo autore la vita è molto importante per capirne il pensiero e le sue
opere. "Ricordi" è un'opera frammentaria

Iscriviti

Registrati per avere accesso illimitato a migliaia di appunti. È gratis!

Accesso a tutti i documenti

Unisciti a milioni di studenti

Migliora i tuoi voti

Iscrivendosi si accettano i Termini di servizio e la Informativa sulla privacy.

Francesco Guicciardini
In questo autore la vita è molto importante per capirne il pensiero e le sue
opere. "Ricordi" è un'opera frammentaria

Iscriviti

Registrati per avere accesso illimitato a migliaia di appunti. È gratis!

Accesso a tutti i documenti

Unisciti a milioni di studenti

Migliora i tuoi voti

Iscrivendosi si accettano i Termini di servizio e la Informativa sulla privacy.

Francesco Guicciardini
In questo autore la vita è molto importante per capirne il pensiero e le sue
opere. "Ricordi" è un'opera frammentaria

Iscriviti

Registrati per avere accesso illimitato a migliaia di appunti. È gratis!

Accesso a tutti i documenti

Unisciti a milioni di studenti

Migliora i tuoi voti

Iscrivendosi si accettano i Termini di servizio e la Informativa sulla privacy.

Francesco Guicciardini In questo autore la vita è molto importante per capirne il pensiero e le sue opere. "Ricordi" è un'opera frammentaria scritta nel corso di molti anni e composta da 211 Aforismi. “La storia d’Italia” era destinata ad essere un capolavoro, era l'unica opera che l'autore aveva destinato alla pubblicazione, ma egli morì prima di completaria. Di queste due opere parleremo meglio successivamente, ma bisogna ricordare in generale che i titoli che leggiamo sono opera di editori più moderni e non dell'autore. la Vita, -Egli nasce a Firenze nel 1483 (generazione immediatamente successiva a Machiavelli) ed era il terzogenito di una famiglia aristocratica -Guicciardini riceve i primi insegnamenti di base (ne parla lui stesso in Ricordi), oltre al latino apprende anche greco, matematica e logica -Nel 1498, a soli 15 anni, egli comincia a studiare diritto -Nello stesso anno savonarola viene arso vivo e Firenze si prepara a vivere 30 anni nell'incertezza politica (oscilla tra la repubblica ed il dominio mediceo) -Egli lascia Firenze e va a studiare prima a Ferrara e poi a Padova -Nel 1505 Si laurea a Pisa in quello che oggi chiamiamo diritto civile -Tra il 1505 ed il 1506 torna a Firenze per esercitare la professione da avvocato -Guicciardini Ottiene lì i primi incarichi politici di ambito diplomatico -Nel 1508 si sposa con la figlia...

Non c'è niente di adatto? Esplorare altre aree tematiche.

Knowunity è l'app per l'istruzione numero 1 in cinque paesi europei

Knowunity è stata inserita in un articolo di Apple ed è costantemente in cima alle classifiche degli app store nella categoria istruzione in Germania, Italia, Polonia, Svizzera e Regno Unito. Unisciti a Knowunity oggi stesso e aiuta milioni di studenti in tutto il mondo.

Ranked #1 Education App

Scarica

Google Play

Scarica

App Store

Knowunity è l'app per l'istruzione numero 1 in cinque paesi europei

4.9+

Valutazione media dell'app

13 M

Studenti che usano Knowunity

#1

Nelle classifiche delle app per l'istruzione in 11 Paesi

900 K+

Studenti che hanno caricato appunti

Non siete ancora sicuri? Guarda cosa dicono gli altri studenti...

Utente iOS

Adoro questa applicazione [...] consiglio Knowunity a tutti!!! Sono passato da un 5 a una 8 con questa app

Stefano S, utente iOS

L'applicazione è molto semplice e ben progettata. Finora ho sempre trovato quello che stavo cercando

Susanna, utente iOS

Adoro questa app ❤️, la uso praticamente sempre quando studio.

Didascalia alternativa:

del capo dell'opposizione aristocratica (durante la seconda repubblica guidata da Piersoderini). -Nel 1509 viene mandato a Lucca in qualità di ambasciatore ed in questo periodo abbiamo i primi scritti, tra cui “Le storie fiorentine” -Nel 1510 abbiamo il primo incarico di prestigio, egli va presso il Re di spagna Ferdinando il cattolico' come ambasciatore di Firenze e si trattiene per un anno, nel quale scrive "Diario di spagna” e "Relazione di spagna”. -Nel 1512 inizia ad abbozzare una prima serie di ricordi -Nel gennaio del 1514 rientra a Firenze, dove si erano assediati al potere i medici -Nel 1515 egli riceve un primo grande incarico, a Firenze deve infatti incontrare Papa Leone x -Guicciardini entra nelle simpatie del papa, il quale lo nomina prima governatore di Modena (1516) e poi di Reggio Emilia (1517) -Nel 1521 egli conosce Machiavelli mentre stava esercitando il suo governatorato a Modena (si conoscono per caso). I due si scambiano numerose lettere, con pensieri politici e di vita, ma anche pensieri più leggeri -Nel 1522 scoppia la guerra tra Francia ed Impero e Guicciardini deve abbandonare il proprio titolo per diventare commissario generale delle truppe pontifice -Dopo la morte di Papa Leone x viene eletto Papa Adriano VI, il quale riduce notevolmente i poteri di Guicciardini la Vita -In questo periodo Guicciardini stende un dialogo, che diventerà la sua opera politica più importante, "Il dialogo del reggimento di Firenze" (1521-1526) -viene eletto papa Clemente VII, che era in realtà Giulio de Medici, suo caro amico -Egli viene nominato presidente della Romagna per conto dello stato pontificio -Nel 1526 Guicciardini si trova a Roma come consigliere del Papa ed è all'apice della sua carriera -Nella primavera del 1526 A ROma egli è tra i fautori principali di un alleanza antimperiale (contro carlo v di spagna), la Lega di cognac, che comprendeva lo stato della chiesa, la Francia, Firenze, Genova e Milano. -Nell'estate del 1526 egli partecipa alla prima campagna militare della Lega in Lombardia -Tra il 1526 ed il 1527 i Lanzichenecchi sconfiggono la lega -Nel Maggio del 1527 vi è il sacco di Roma da parte dei Lanzichenecchi (grandissima sconfitta, fallimento di un'attività politica da parte di Guicciardini) -Nell'estate del 1527 egli si ritira a Firenze, dove parte la terza repubblica Fiorentina (da qua Guicciardini ha una posizione sempre più marginale) -Dopo pochi mesi egli si rinchiude nella sua tenuta di campagna poco fuori Firenze -In questo periodo vi è un'intensa attività letteraria, infatti nel 1528 i ricordi arrivano a 181 aforismi -Nel 1530 I Ricordi sono arrivati a 211 -Nel 1537 egli comincia a scrivere “La storia d'Italia" -Nei suoi ultimi anni di vita tornano i medici a Firenze, così Guicciardini riesce a godere di altri incarichi politici, anche se non ebbe nulla di importante e rilevante. -A questo punto egli si dedica totalmente alla stesura di quello che vorrebbe diventasse il suo capolavoro, ovvero “La storia d’Italia”, e per farlo rinuncia a molti incarichi politici. Egli non terminò mai quest'opera -Nel 22 maggio del 1540 Guicciardini muore. il Pensiero Il pensiero di Guicciardini è strettamente legato alle sue opere. La sua intensa attività politica è il presupposto per tutto ciò che scrive, in quanto lui è riuscito ad avere la forza di essere protagonista della politica e viverla in prima persona. oltre ad essere molto intelligente, egli ha una grande capacità di analisi, non solo in ambito politico, ma relativamente a tutte le dinamiche in atto ed anche al comportamento dei singoli. Guicciardini introduce infatti l'introspezione psicologica dei personaggi politici dell'epoca. Nelle sue analisi l'autore passa sempre dal particolare all'universale, infatti da una situazione specifica ne trae considerazioni generali. Egli studia molto il meccanismo del potere, in quanto lo porta a trovare molte asimmetrie in situazioni anche molto simili; Si convince sempre di più quindi che solo l'esperienza possa far sviluppare una sensibilità tale da comprendere il comportamento umano. Per Guicciardini la realtà è molto sfaccetta ed è multiforme, infatti Situazioni che hanno premesse molto simili si possono sviluppare in risultati totalmente diversi. Egli ha una maniera molto moderna di concepire la realtà, proprio per questo molto probabilmente non avrebbe trovato, neppure volendolo, il successo tra i suoi contemporanei. Egli nutre una sfiducia verso le regole generali e trova difficile credere ai modelli degli antichi, in questo punto infatti contesta fortemente Machiavelli. le storie fiorentine. "Le Storie fiorentine” è la sua prima opera storiografica, scritta tra il 1508 ed il 1512. Questa è una rapida rassegna storica, infatti dopo una breve introduzione trattante il tumulto dei ciompi nel 1378, viene analizzata la storia di Firenze dal 1494 al 1509. Il tumulto dei ciompi è stata una ribellione in particolare dei lavoratori della lana, i quali erano sottoposti a condizioni assurde. I ciompi presero il controllo della città e pretesero la creazione delle Arti per il popolo minuto (ovvero salariati, senza alcun diritto). i ricordi Alcuni aforismi dello stesso concetto possono apparire contraddittori, ma in realtà è solo una cosa apparente, in quanto serve per evidenziare i limiti della conoscenza, che è per l'autore un limite oggettivo della realtà. Questa è un'opera frammentaria scritta nel corso di molti anni e sono 211 aforismi. Questi ultimi non ricevettero mai una stesura definitiva e queste brevi riflessioni furono elaborate tra il 1512 ed il 1530. Per Guicciardini è un succedersi di frammenti dedicati ad un pensiero, una riflessione, un momento che egli stesso vuole fissare come aforisma. viene definita un opera miscellanea, tratta infatti vari temi ed il titolo venne dato dagli editori perché negli aforismi questa parola viene citata più è più volte (solo due volte invece cita la parola massime). La scelta del titolo può essere motivata anche per il significato che veniva dato al tempo al termine, ovvero un avvertimento, è come se volesse dire "avverte di qualcosa, lascia un consiglio" oppure voleva dire anche "annotazioni che vengono riportati per i posteri”. con il ricordo abbiamo una doppia prospettiva, la visione retrospettiva da una parte ed una funzione propositiva dall'altra, sguardo al passato nel primo caso e nel Futuro nell'altro. Guicciardini produce un libro in frammenti, infatti non ne si può trovare uno schema unitario. Questa struttura per l'autore corrisponde alla struttura dell'esistenza umana e rappresenta la centralità dell'esperienza nella vita dell'uomo. la storia d'italia È il capolavoro storiografico di Guicciardini, scritto fra il 1537 e il 1540. In quegli anni egli si era ritirato a meditare sul suo doppio fallimento. La Situazione di crisi, di sfiducia, di fallimento privato costituisce lo sfondo dell'opera mostrando tratti di pessimismo e di scetticismo ancora più marcati che nei Ricordi. I fatti narrati coprono circa un quarantennio: dal chiudersi del 1492 di un'epoca Felice, sino alla crisi rovinosa del sacco di Roma e poi alla morte di clemente VII ed all'ascesa al soglio pontificio di Paolo III (1534). Gli avvenimenti sono narrati in ordine cronologico, anno per anno, e suddivisi in venti libri. Il titolo, storia d'Italia, non è dell'autore. L'opera, l'unica che Guicciardini voleva destinata alle stampe, rimase senza elaborazione finale a causa della sua morte. La materia della narrazione è costituita dalla storia italiana nelle sue correlazioni con quella europea, i fatti sono visti nelle loro infinite concatenazioni, nei legami reciproci di dipendenza. Guicciardini infatti non crede a una legge generale della storia che ne spieghi tutti i meccanismi; cerca piuttosto di ricostruire razionalmente la rete delle relazioni fra le vicende storiche, allargandosi così, di necessità, dall'Italia all'Europa, data la massiccia presenza sulla penisola delle potenze straniere. dei fallim dei gruppi dirigenti italiani egli individua sì il potere negativo della fortuna, ma anche una serie di incapacità e di sconsideratezze che hanno portato ad una serie di interventi stranieri che hanno tolto la libertà all'Italia. la storia d'italia La storia è quindi concepita anzitutto come storia politica, diplomatica e militare, e come urto di grandi personalità. In ciò Guicciardini riprende la tradizione della storiografia umanistica. Lui però aggiunge l'analisi psicologica dei personaggi. L'idea che la realtà è aperta e complessa si traduce nell'espediente di far pronunciare ai personaggi orazioni contrapposte che esprimono interpretazioni diverse di una stessa circostanza oggettiva e progetti diversi di soluzione. così Guicciardini riprende sì la tradizione storiografica umanistica, ma in modo nuovo e indubbiamente personale. Egualmente nuovo è lo scrupolo di documentazione. Guicciardini non si limita a fare tesoro della memoria e dell'esperienza individuale. consulta e mette a confronto le opere storiografiche della tradizione umanistica italiana e straniera, studia gli archivi, cerca le fonti. Anche da questo punto di vista è il primo grande storiografo della modernità. In Guicciardini c'è un intreccio indissolubile tra storiografia e politica, questo perché sia nelle opere giovanili sia in quelle più mature non c'è la ricostruzione degli eventi per pura erudizioni, ma per operare delle riflessioni sulle cause della situazione critica italiana. Dalla vita sappiamo infatti che la scrittura delle opere storiografiche è parallela alla scrittura degli scritti politici. L'autore si concentra su due punti, su due direttrici: le cause della crisi politica italiana, egli ne aveva infatti parlato già nelle storie fiorentine, analizzandola e valutando quale sia il momento iniziale dell'instabilità politica italiana, che ritrova nel 1494 con l'ascesa di carlo VIII di Francia in Italia; lo Studio delle forme di governo prendendo come caso studio quello di Firenze, più orientata sulla contemporaneità, egli studia i meccanismi della gestione del potere riprendendo il filone di Machiavelli. Guicciardini parlando filosoficamente è un empirista, per lui infatti l'uomo può conoscere di volta in volta, facendo esperienza conosce sempre di più la realtà. le Parole chiave Discrezione: intuito, prudenza e pragmatismo sono tre concetti, caratteristiche interiori che l'uomo possiede se ha la discrezione. È l'analisi puntuale dei casi che permette di comprendere la realtà particulare: Siccome la realtà è fatta di eccezioni, ogni volta si presenta un evento che è nuovo, va studiato in autonomia rispetto alla storia degli uomini. È non solo l'interesse egoistico verso il proprio tornaconto, ma anche uno sguardo rivolto verso il particulare della propria esperienza, è l'unica via per la vera conoscenza la realta' La realtà non è regola ma è eccezione e casi particolari. Egli definisce complessi sia i rapporti umani sia gli eventi e se gli eventi sono variabili, anche i rapporti umani sono volubili. Per lui ciò che accade non può essere valutato in base a preconcetti antichi preesistenti ed il mondo è un mondo non sistematico, non è un mondo ordinato, esule da ogni piano predesignato. solo la discrezione porta l'uomo alla vera conoscenza, alla conoscenza pratica utile per tutti i giorni. Guicciardini scrive frasi molto lunghe che sembrano ramificarsi e portano nell'analisi a diverse situazioni. Guicciardini distrugge l'ottimismo antropocentrico dell'umanesimo. Guicciardini scrive in fiorentino, quello vivo e parlato dalle classi colte ed è pieno di latinismi. Inoltre egli si adegua a vari usi linguistici del suo tempo (el al posto di il per esempio). La lingua usata è molto simile al fiorentino di Machiavelli, ma diverso da quello teorizzato da Bembo. Dell'opera di Guicciardini “Ricordi” abbiamo in realtà varie edizioni. La prima raccolta venne nominata "Ricordi politici e civili" da un editore del 1800. LO stesso autore fa varie redazioni dell'opera: nel 1512 c'erano due quaderni da 16 e 13 aforismi, per un totale di 29 ricordi; nel 1520 Abbiamo una prima redazione originale che ci è andata perduta; verso la metà del 1520 vi è un'altra redazione; tra il 1528 ed il 1530 Abbiamo altre due stesure. Le aggiunte tra un'edizione e l'altra non sono solo collage, vengono invece modificati aforismi precedenti con cambi di Stile, lingua e contenuto. secondo la filologia abbiamo tre redazioni: la redazione A, la redazione в e redazione c, quella finale.