Biografia di Giovanni Verga
Giovanni Verga nasce a Catania nel 1840 da una famiglia di proprietari terrieri. Questo background influenzerà la sua futura rappresentazione del mondo contadino nelle sue opere. Riceve un'educazione privata da Don Antonio Abbate, che gli trasmette idee patriottiche e un gusto romantico.
Highlight: A soli 16 anni, Verga scrive il suo primo romanzo "Amore e patria", mostrando una precoce passione per la scrittura.
Nonostante il desiderio del padre di farlo studiare legge, Verga abbandona gli studi per partecipare alla vita politica e dedicarsi alla letteratura e al giornalismo. Pubblica a sue spese il romanzo patriottico "I carbonari delle montagne", ispirato dalle letture di autori francesi come Dumas.
Esempio: Il terzo romanzo di Verga, "Sulle lagune", è anch'esso di stampo patriottico, riflettendo lo spirito risorgimentale dell'epoca.
Verga soggiorna più volte a Firenze, allora capitale d'Italia e centro culturale, dove inizia la sua produzione letteraria originale con opere come "Una peccatrice" e "Storia di una capinera". Si trasferisce poi a Milano per circa 20 anni, frequentando l'ambiente della Scapigliatura e producendo romanzi come "Eva", "Eros" e "Tigre reale", che ritraggono la borghesia milanese.
Vocabolario: La Scapigliatura era un movimento artistico-letterario italiano della seconda metà dell'Ottocento, caratterizzato da una ribellione contro i valori tradizionali.
La svolta verista di Verga avviene con la novella "Nedda" nel 1878, seguita da "Rosso Malpelo", considerato il suo primo testo verista. Pubblica poi le raccolte "Vita dei campi" e "Novelle rusticane", oltre ai celebri romanzi "I Malavoglia" e "Mastro-don Gesualdo".
Nel 1893 Verga ritorna a Catania, dove vive una vita ritirata assumendo posizioni politiche conservatrici. Appoggia la repressione dei Fasci Siciliani, il colonialismo e simpatizza per il fascismo. Muore a Catania nel 1922.