Dal Pessimismo Storico a Quello Cosmico
Il pessimismo leopardiano attraversa due fasi fondamentali che devi assolutamente distinguere. All'inizio Leopardi vive un pessimismo storico e individuale: pensa che solo lui sia infelice mentre gli altri vivono felici.
In questa prima fase, la ragione è vista come la causa dell'infelicità perché ci fa capire i nostri limiti. L'uomo è un essere finito con desideri infiniti, quindi destinato alla frustrazione. Tuttavia, la natura appare ancora come una madre benevola che consola.
Dopo il 1830 arriva il pessimismo cosmico: Leopardi capisce che l'infelicità è universale. La natura non è più madre, ma matrigna cattiva che genera solo dolore e noia. Questo cambiamento segna una svolta radicale nel suo pensiero.
La soluzione? Il consorzio umano - gli uomini devono unirsi per combattere insieme contro una natura ostile. Da soli siamo impotenti, insieme possiamo resistere.
Attenzione: Questa evoluzione del pessimismo è spesso oggetto di domande d'esame!