La diffusione in Italia
Il primo trovatore della storia è Guglielmo IX duca d'Aquitania, un potente signore feudale che raccoglie le sue poesie in canzonieri - le prime antologie poetiche moderne. La canzone come forma poetica nasce proprio qui.
All'inizio del Duecento, molti trovatori lasciano la Provenza per l'Italia settentrionale, ospitati dalle corti locali. Poeti italiani come Sordello da Goito e Lanfranco Cigala iniziano a comporre in lingua d'oc, importando questa rivoluzione culturale.
È l'inizio di una catena che porterà alla nascita della letteratura italiana: dalla Scuola Siciliana al Dolce Stil Novo, tutti si ispireranno all'amor cortese dei trovatori provenzali. Senza di loro, non avremmo avuto Dante, Petrarca e tutta la nostra tradizione poetica.
Eredità: L'amor cortese dei trovatori è il DNA della poesia italiana - da Dante fino ai cantautori moderni, l'eco di quella rivoluzione risuona ancora oggi.