La visione finale
Nell'ultimo canto del Paradiso, Dante raggiunge il culmine del suo viaggio spirituale. La sua guida diventa San Bernardo di Chiaravalle, teologo e devoto a Maria, che sostituisce Beatrice per quest'ultimo tratto.
San Bernardo rivolge una celebre preghiera alla Vergine Maria, chiedendole di intercedere affinché Dante possa godere della visione di Dio. Il tema dell'ineffabilità torna prepotente: Bernardo prega anche perché Dante mantenga intatte le sue facoltà dopo la visione, in modo da poter raccontare ciò che ha visto, sebbene questa esperienza resterà per lui come "un sogno dimenticato al risveglio".
Nella visione finale, Dante contempla tre cerchi di uguale dimensione ma di colori diversi, che rappresentano la Trinità divina: il secondo è riflesso del primo, come due arcobaleni paralleli, mentre il terzo appare come una fiamma che avvolge entrambi. All'interno del secondo cerchio, Dante intravede una figura umana, simbolo dell'incarnazione di Cristo.
⚡ Momento cruciale: Questa visione mistica rappresenta l'apice dell'intero poema. Dante, attraverso l'estasi contemplativa, riesce a cogliere i misteri divini dell'unità nella molteplicità, ma ammette che le parole umane sono insufficienti per descrivere tale esperienza trascendente.