Virtù e Fortuna per Machiavelli
Machiavelli e Cicerone concordano sull'importanza della consapevolezza storica. Secondo loro, una figura di potere può intuire le costanti di ogni epoca per prevenire la fortuna che potrebbe danneggiare la stabilità del potere, e porre argini attraverso la propria virtù. Machiavelli considera la fortuna capace di influire al 50%, mentre il restante 50% dipende dalle capacità dell'uomo. Guicciardini, invece, vede la forza irrazionale come artefice della storia e di ciò che ha rilevanza nella realtà.
Politica in Machiavelli, Dante e Guicciardini
Machiavelli rifuta le politiche timide che porterebbero l'Italia alla rovina e sostiene la necessità di una figura politica con caratteri principeschi che segua la realtà effettuale. Dante spera in un leader che prenda le redini in Italia, mentre Guicciardini e Cicerone concordano nell'andare contro la tirannide e nel vedere la repubblica romana come sintesi di tutte le forme di potere.
Guicciardini: Pensiero Politico
Cicerone giustifica il tirannicidio e la demagogia dei popolari, mentre Guicciardini crede nel governo misto, costituito dall'aristocrazia e non soffrendo delle costanti negli eventi della storia.
Storia e Consapevolezza Storica
Machiavelli e Cicerone concordano sull'importanza della consapevolezza storica per prevenire la fortuna negativa. Per Cicerone, la storia è testimone dei tempi, mentre per Machiavelli, nonostante il variare degli eventi storici, la natura dell'uomo è immutabile.
La Religione Cristiana nei Pensieri di Dante, Machiavelli, Guicciardini e Cicerone
Dante considera la religione in termini provvidenziali, come il realizzarsi di un disegno divino. La religione era vista dai romani come qualcosa di pubblico, mentre Lucrezio la considera negativamente secondo l'epicureismo. Machiavelli la considera un ottimo strumento per governare, mentre Guicciardini è critico nei confronti delle religioni e condanna gli atteggiamenti viziosi del clero. Cicerone vede la religione come un collante tra il singolo individuo e lo Stato.
In conclusione, le opinioni su religione e politica variano tra Machiavelli, Guicciardini, Dante e Cicerone. Ma tutti riconoscono l'importanza sia della consapevolezza storica che della religione nel contesto politico e sociale.
