La luna: simbolo di indifferenza cosmica
La luna in questo componimento è rivoluzionaria rispetto alla tradizione romantica. Non è più la luna consolatrice e amica, ma un simbolo di indifferenza totale verso le sofferenze umane. Leopardi la descrive con aggettivi che ne sottolineano la natura superiore ma distaccata.
È "silenziosa" e "muta" - conosce le risposte ma non le rivela. È "vergine" e "intatta" perché non è toccata dalle vicende umane. È "pensosa" perché sa, ma anche "peregrina" ed "eterna" perché appartiene a una dimensione superiore.
Il genio di Leopardi sta nel parallelismo tra pastore e luna: entrambi sorgono, si muovono, contemplano, si riposano. Ma mentre il pastore è mortale e ignora tutto, la luna è eterna e consapevole. Questa somiglianza apparente rende ancora più dolorosa la differenza sostanziale.
💡 Chiave di lettura: Il confronto tra pastore e luna rappresenta l'impossibilità dell'uomo di raggiungere una condizione superiore di conoscenza e serenità.