Caronte e il Fiume Acheronte
Il viaggio continua fino all'Acheronte, il grande fiume che segna l'ingresso al vero Inferno. Qui le cose si fanno serie! Arriva Caronte, un vecchio demone con la barba bianca e gli occhi rossi che fa il traghettatore delle anime dannate.
Caronte si accorge subito che Dante è vivo (non puoi nascondere niente a questi demoni!) e gli ordina di andarsene. Ma Virgilio, sempre diplomatico, gli risponde che il viaggio di Dante è voluto dal cielo - praticamente un lasciapassare divino che nessuno può contestare.
Il canto si chiude con un terremoto improvviso che fa svenire Dante. Povero lui, deve ancora abituarsi agli shock dell'Inferno! Questo momento di suspense ci prepara perfettamente per il canto successivo.
Dante usa diversi nomi per chiamare Virgilio: "esperto", "duca" e "maestro", mostrando quanto rispetto provi per la sua guida. È un dettaglio che ci fa capire l'evoluzione del loro rapporto durante il viaggio.
Nota bene: Le figure retoriche più importanti sono l'anafora ("per me si va"), il climax ("sospiri, pianti e alti guai") e le similitudini che rendono tutto più vivido e comprensibile!