Le storie di Piccarda e Costanza: vittime della politica
Piccarda racconta a Dante la sua tragica storia. Lei aveva scelto liberamente di diventare monaca, ma venne rapita da uomini malvagi che la allontanarono per sempre dalla vita religiosa che aveva scelto. Molto probabilmente fu suo fratello Corso Donati, un importante esponente dei Guelfi Neri, a organizzare il rapimento per darla in sposa a qualcun altro per motivi politici.
Piccarda indica a Dante un'altra anima che ha subito la stessa sorte: Costanza d'Altavilla. Anche lei venne forzatamente allontanata dal convento per ordine del Papa Celestino III, che la diede in sposa all'imperatore Enrico VI di Svezia. Da questa unione nacque Federico II.
⚡ Curiosità: I Donati erano una famiglia potentissima nella Firenze del XIII secolo, molto attiva politicamente. Dante conosceva bene le loro dinamiche familiari!
Dopo aver finito di parlare, Piccarda scompare invocando l'Ave Maria, come "un sasso inghiottito dall'acqua". Il suo modo di parlare è sempre rispettoso e aulico, senza mai mostrare odio verso chi le ha fatto del male - una grande lezione di perdono.