I capolavori e l'eredità culturale
Dal 1812 inizia la fase più creativa di Manzoni. Prima arrivano gli Inni Sacri (1815), poi le tragedie come "Il Conte di Carmagnola" e "Adelchi", e le celebri odi "Il 5 Maggio" (per la morte di Napoleone) e "Marzo 1821" (sui moti rivoluzionari).
Ma il vero capolavoro arriva nel 1827 con la prima versione de I Promessi Sposi, che diventa definitiva nel 1842. Questo romanzo non è solo una storia d'amore, ma rappresenta la drammaticità del vivere quotidiano e le scelte morali che ogni persona deve affrontare.
Manzoni affronta anche la questione della lingua italiana. Il problema? L'italiano "standard" non esisteva ancora! Lui individua nel fiorentino il modello migliore e dalla sua ricerca nasce l'italiano moderno, quello che ancora oggi usiamo.
Dal 1842, però, la creatività di Manzoni si esaurisce a causa dei numerosi lutti familiari (muoiono la moglie Enrichetta e quattro figli). Diventa senatore del Regno d'Italia e muore a Milano nel 1873, riconosciuto come uno dei padri della patria.
💡 Impatto duraturo: Manzoni ha letteralmente "inventato" l'italiano moderno che usiamo oggi!