Alessandro Manzoni rappresenta una delle figure più significative della letteratura italiana dell'Ottocento, noto soprattutto per il suo capolavoro "I Promessi Sposi".
La vita privata di Manzoni fu segnata da momenti di grande intensità emotiva. Nato a Milano nel 1785, visse un'infanzia complessa tra collegi e la separazione dei genitori. Il suo percorso personale fu caratterizzato da due matrimoni: il primo con Enrichetta Blondel, che lo influenzò profondamente nella sua conversione al cattolicesimo, e il secondo con Teresa Borri. Dalla prima moglie ebbe numerosi figli, tra cui Enrico Manzoni, la cui vita fu segnata da difficoltà e contrasti col padre.
L'opera più celebre di Manzoni, "I Promessi Sposi", si compone di 38 capitoli e rappresenta il primo grande romanzo della letteratura italiana. Il romanzo, ambientato nella Lombardia del XVII secolo, narra la storia d'amore tra Renzo e Lucia, ostacolata dal prepotente Don Rodrigo. La struttura dell'opera è complessa e articolata: i primi otto capitoli introducono i personaggi principali e il conflitto centrale, mentre i capitoli successivi sviluppano le vicende attraverso pestilenze, conversioni e redenzioni. Manzoni dedicò anni alla revisione linguistica del testo, creando un modello di italiano moderno che influenzò profondamente la lingua nazionale. I discendenti di Alessandro Manzoni hanno mantenuto viva la memoria dello scrittore attraverso le generazioni, preservando documenti e testimonianze della sua vita e del suo lavoro letterario.
La produzione letteraria di Manzoni non si limita al romanzo: le sue opere comprendono anche importanti componimenti poetici come "Il Cinque Maggio" e "Marzo 1821", oltre a scritti teorici sulla letteratura e sulla lingua. Il suo contributo alla cultura italiana è stato fondamentale non solo per la letteratura, ma anche per lo sviluppo di una coscienza nazionale e linguistica unitaria.