La pazzia di Orlando
Nel canto XIX del poema, Angelica incontra il giovane fante saraceno Medoro, gravemente ferito, e lo soccorre. Mentre lo cura, finisce per innamorarsi di lui, fino a concedergli la sua verginità e sposarlo in una cerimonia aconfessionale.
La pazzia di Orlando rappresenta il momento centrale del poema cantiXXIII−XXIV. Orlando, inseguendo un avversario, capita proprio nei luoghi dove Angelica e Medoro hanno vissuto il loro amore. Qui trova numerose tracce della loro relazione:
- Iscrizioni sugli alberi con i nomi di entrambi
- Un epigramma in versi composto da Medoro all'ingresso di una grotta
- Il racconto di un pastore che li ha ospitati
- Un bracciale di Angelica lasciato come ringraziamento
Nonostante i tentativi di automistificazione (convincersi che si tratti di un'altra Angelica o che "Medoro" sia un soprannome che lei gli ha dato), Orlando deve infine accettare la verità: Angelica ha scelto un umile fante saraceno invece del grande paladino cristiano.
Il dolore è così devastante che Orlando perde il senno, spogliandosi letteralmente delle sue caratteristiche di cavaliere e riducendosi a uno stato ferino. La sua pazzia rappresenta il rovesciamento del codice cavalleresco: da difensore della fede diventa una bestia furiosa.
Confronto con Dante: Se nella concezione stilnovistica l'amore implica un automatismo di reciprocità (l'amato non può non ricambiare), Orlando pretende che Angelica corrisponda il suo amore. La libertà di Angelica consiste proprio nello spezzare questa catena, scegliendo chi amare. Chi non comprende questa libertà paga con la gelosia e la perdita del senno.
Ariosto stesso, all'inizio del canto XXIV, riflette sulla natura dell'amore: è un elemento dionisiaco, una forza che fa perdere se stessi. Usando la metafora della selva, paragona l'amore a un luogo intricato in cui, una volta addentrati, si perde la strada. Ammette di essere innamorato anche lui, e che quest'amore ha già prodotto le sue follie, ma scrive il poema in un momento di lucidità.
Nel castello del pastore, Orlando viene progressivamente privato dei suoi attributi cavallereschi. Quando scopre il bracciale di Angelica, il suo dolore diventa incontenibile e lo porta alla follia completa, che si manifesta all'alba in un luogo isolato della selva.