Le Tecniche Narrative: Ironia e Straniamento
Ariosto è un maestro dell'ironia: non si prende mai troppo sul serio! Usa la tecnica dello straniamento, cambiando improvvisamente prospettiva per impedire al lettore di immedesimarsi completamente. È come se ti dicesse: "Ehi, ricordati che è solo una storia!"
Il narratore interviene continuamente con commenti e giudizi, spezzando l'illusione narrativa. A volte finge addirittura di non sapere tutto, giocando con il proprio ruolo di autore onnisciente. Questo crea un rapporto diretto e complice con il lettore.
L'abbassamento è un'altra tecnica fondamentale: Ariosto prende eroi epici e li rende più umani, mostrandone i lati comici o ridicoli. Non per sminuirli, ma per renderli più vicini a noi. Il Proemio presenta subito i tre argomenti del poema: bellico, amoroso ed encomiastico.
Il Canto I funziona come un "microcosmo" dell'intera opera: contiene già tutti i motivi principali (inchiesta, movimento, rovesciamento delle aspettative) in versione concentrata.
Tecnica letteraria: L'ironia ariostesca non è mai cattiva, ma sempre affettuosa e comprensiva verso le debolezze umane.