Proposizioni Principali e Coordinate
La proposizione principale è il cuore di ogni periodo, può stare da sola ed essere di diversi tipi: informativa quando comunica un fatto, volitiva quando esprime volontà, desiderativa per i desideri, esclamativa per lo stupore o interrogativa per le domande.
Le proposizioni coordinate uniscono frasi che hanno lo stesso valore sintattico. Possono essere copulative (con "e", "né"), disgiuntive ("o", "oppure"), avversative ("ma", "però"), esplicative ("cioè", "infatti"), conclusive ("dunque", "quindi") o correlative ("e...e", "o...o").
Le proposizioni subordinate dipendono sempre da un'altra proposizione e non possono stare da sole. Si distinguono in esplicite (con verbi all'indicativo, congiuntivo o condizionale) e implicite (con infinito, participio, gerundio).
💡 Ricorda che le subordinate completive (soggettive, oggettive, dichiarative e interrogative indirette) completano il significato della reggente, mentre le relative (proprie e improprie) specificano un elemento nominale della frase.
Le subordinate relative proprie sono introdotte da pronomi relativi (che, il quale, cui), mentre le relative improprie hanno sfumature particolari che possono essere temporali, causali, finali, consecutive o concessive.