Alessandro Manzoni: Vita e Formazione
Pensate a crescere in una famiglia di intellettuali illuministi come i Verri e i Beccaria - questo è il mondo in cui nasce Manzoni nel 1785 a Milano. La sua infanzia non è facile: i genitori si separano e la madre si trasferisce a Parigi, dove lui la raggiungerà più tardi.
Il 1810 segna la svolta della sua vita con la conversione dal calvinismo al cattolicesimo, grazie alla moglie Enrichetta. Da questo momento tutto cambia: la sua visione del mondo, la sua scrittura, i suoi obiettivi. Non è un caso che subito dopo inizi a scrivere gli Inni Sacri.
Manzoni rappresenta perfettamente il passaggio tra Illuminismo e Romanticismo. Mantiene la razionalità illuminista ma abbraccia l'impegno sociale romantico. Il suo grande sogno? Un'Italia unita e libera dalle oppressioni straniere. Non partecipa attivamente ai moti risorgimentali, ma i suoi ideali patriottici si riflettono in tutte le sue opere.
Curiosità: Nel 1861, quando nasce il Regno d'Italia, Manzoni diventa senatore e porta in parlamento il problema della frammentarietà della lingua italiana.
I Temi Fondamentali
La libertà per Manzoni si manifesta in tutte le forme: politica, religiosa, dalle passioni. Dopo la conversione capisce che tutte queste libertà derivano da quella fondamentale donata da Cristo - la libertà dal peccato.
Il vero non è solo un concetto astratto, ma nasce da un bisogno concreto. Manzoni trova nella rivelazione cristiana sia l'incontro con la fede sia una spiegazione razionale ai dubbi della vita. Per questo nelle sue opere rispetta sempre la verità storica.
L'utile in letteratura significa renderla accessibile a tutti, non solo a un'élite. Per raggiungere questo obiettivo, Manzoni sperimenta forme nuove: ignora le unità classiche di tempo e luogo, introduce personaggi umili ma sempre rispettando rigorosamente i dati storici.