Modelli e periodi creativi di Shakespeare
William Shakespeare, il celebre drammaturgo inglese, si ispirò a importanti modelli classici per le sue opere. Per le tragedie, il suo punto di riferimento fu Seneca, filosofo e scrittore latino noto per aver insegnato il principio della clemenza all'imperatore Nerone. Per le commedie invece, Shakespeare guardò a Plauto come modello principale.
La produzione di Shakespeare può essere suddivisa in quattro fasi principali:
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Il periodo con Lord Chamberlain, il più fiorente, in cui scrisse drammi storici come Enrico IV, V e VI, oltre a cinque commedie romantiche.
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Il periodo degli "uomini del Re" 1603−1608, sotto la protezione di Giacomo I Stuart, che vide la creazione di capolavori come Otello, Re Lear e Macbeth.
Highlight: In questa fase, Shakespeare si concentrò sulla profondità psicologica dei protagonisti piuttosto che sul lutto finale tipico delle tragedie precedenti.
- Il periodo dei Blackfriars, quando la compagnia di Shakespeare ottenne l'autorizzazione a esibirsi in un refettorio domenicano. A questa fase risale l'opera "Timone d'Atene".
Vocabulary: Blackfriars - letteralmente "frati neri", si riferisce ai frati domenicani e al teatro omonimo dove Shakespeare si esibì in questo periodo.
È importante notare che non possediamo manoscritti originali delle opere di Shakespeare. Le versioni giunte fino a noi sono trascrizioni realizzate durante le rappresentazioni, spesso utilizzando la stenografia per tenere il passo con le battute degli attori.
Example: Circolavano numerose edizioni "pirata" delle opere di Shakespeare, vendute a basso costo ma non sempre fedeli all'originale.