Gli ultimi anni e l'eredità letteraria
Il riassunto scuola media della vita di Manzoni non può trascurare gli ultimi anni della sua vita, segnati da lutti familiari e dalla continua revisione della sua opera principale. Nel 1833 morì la moglie, seguita due anni dopo dalla primogenita e poi da altri dieci figli, dalla madre e dall'amico Fauriel.
Nonostante questi dolori, Manzoni trovò un breve periodo di ripresa quando si risposò con Teresa Borri nel 1837. Nei tre anni successivi, si dedicò intensamente alla revisione linguistica dei "Promessi Sposi", culminata nell'edizione definitiva del 1840, nota come "quarantana".
Highlight: La "quarantana" rappresenta la versione finale dei "Promessi Sposi", frutto di un lungo lavoro di revisione linguistica volto a rendere il romanzo accessibile a un pubblico nazionale.
Alessandro Manzoni: vita privata si concluse a Milano il 22 maggio 1873. Un anno dopo la sua morte, Giuseppe Verdi compose la "Messa di requiem" in suo onore, testimoniando l'importanza di Manzoni nel panorama culturale italiano.
L'eredità di Manzoni va oltre le sue opere letterarie. I suoi scritti di poetica, come la prefazione al "Conte di Carmagnola", la lettera a Chauvet e quella a d'Azeglio sul Romanticismo, offrono una visione complessa della sua concezione dell'arte e della letteratura.
Quote: "Al primo posto occorre porre attività pratiche, che possano giovare alla felicità degli uomini." - Questa affermazione riflette la critica di Manzoni alla centralità romantica dell'estetica.
Manzoni si oppose all'enfatizzazione dell'arte come un assoluto e alla teoria romantica dell'autonomia dell'arte, sottolineando invece l'inseparabilità tra poesia e utilità pratico-morale. Queste riflessioni, insieme alla sua produzione letteraria, hanno contribuito a plasmare il dibattito culturale e linguistico dell'Italia del XIX secolo, influenzando profondamente la letteratura italiana successiva.