Le Opere Principali e la Questione della Lingua
Dal 1810 al 1827 Manzoni scrive le sue opere più famose: gli Inni sacri, le due tragedie, le odi come "Marzo 1821" e "Il 5 maggio". Quest'ultima, scritta dopo la morte di Napoleone, mostra come Manzoni vedesse l'imperatore come strumento di Dio per modernizzare l'Europa.
Le sue tragedie (Il conte di Carmagnola e Adelchi) rompono con le regole del teatro classico. I personaggi vivono drammi interiori profondi, riflettendo il pessimismo dell'autore sulla condizione umana.
Ma Manzoni non era solo uno scrittore: era anche un pensatore della lingua italiana. Nel saggio del 1847 "Sulla lingua italiana", propone di usare il toscano parlato a Firenze come base per unificare linguisticamente l'Italia. Per lui, senza una lingua comune non poteva esistere una vera nazione.
Curiosità: Manzoni ricevette dal governo l'incarico ufficiale di presiedere la commissione per l'unificazione della lingua italiana!