La Vita e le Opere di Giovanni Verga
Giovanni Verga, nato a Catania nel 1840 da una famiglia della nobiltà terriera, rappresenta uno dei massimi esponenti del verismo italiano. La sua formazione iniziale si svolge nella città natale, dove si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza senza però completare gli studi, preferendo dedicarsi alla letteratura. Nel 1860 partecipa come volontario nella Guardia Nazionale durante la spedizione dei Mille, esperienza che influenzerà profondamente la sua produzione letteraria, in particolare la novella "Libertà".
Il trasferimento prima a Firenze e poi a Milano segna una svolta decisiva nella sua carriera letteraria. Nella capitale lombarda entra in contatto con gli Scapigliati e matura la sua poetica verista. Le opere di Giovanni Verga più significative di questo periodo includono la raccolta "Vita dei campi" (1880) e il romanzo "I Malavoglia" (1881), primo capitolo del progettato "Ciclo dei vinti".
Definizione: Il verismo di Verga si caratterizza per l'impersonalità narrativa, la regressione del narratore al livello culturale dei personaggi e l'uso del discorso indiretto libero.
La poetica verghiana si fonda su alcuni principi fondamentali:
- La rappresentazione oggettiva della realtà
- L'esclusione di ogni intervento del narratore
- La tecnica della regressione
- L'ideale dell'ostrica