La Catena dell'Essere: Ordine Cosmico e Sociale
I Tudor concepivano l'universo come una "catena dell'essere", una gerarchia perfetta e immutabile che partiva da Dio e arrivava al mondo materiale. Questa visione medievale aveva due caratteristiche fondamentali: rigidità sociale assoluta (nessuno poteva cambiare la propria posizione) e completezza divina (tutto era stato creato così dall'inizio).
La gerarchia comprendeva: Dio, angeli, esseri umani, animali, piante, materia inanimata. L'uomo occupava una posizione unica: condivideva il corpo con le creature inferiori e lo spirito con quelle superiori, fungendo da collegamento tra tutti i livelli.
Si creava così una corrispondenza universale tra macrocosmo (universo e natura), microcosmo (corpo umano come mappa dell'universo) e corpo politico (regno e governo). Tutto era governato dalla volontà divina, la natura era strumento di Dio, la gerarchia sociale un prodotto naturale.
Questo sistema giustificava il potere assoluto del re o regina come unico capo legittimo. Mantenere ordine e unità significava avvicinarsi a Dio; creare disordine portava al caos, associato al diavolo.
Nonostante questa rigidità teorica, il mondo stava cambiando rapidamente: nuovi continenti venivano scoperti, le teorie di Copernico mettevano in discussione il sistema tolemaico (la Terra non era più al centro dell'universo). Si creò un "caos fruttificante" che portò a grandi innovazioni.
L'Umanesimo (o "New Learning") rivoluzionò la cultura: l'uomo divenne creatore del proprio destino attraverso azione e pragmatismo. Gli umanisti inglesi iniziarono a scrivere in inglese invece che in latino, sviluppando il vocabolario e la sintassi della lingua moderna.
Punto chiave: La "catena dell'essere" era uno strumento politico geniale per mantenere l'ordine sociale in un'epoca di grandi cambiamenti!