I presupposti delle scoperte geografiche vanno ricercati nello spirito critico del Rinascimento che spingeva a studiare la realtà così com'era. Il principale esponente di questo rinnovamento fu il cosmografo Pablo dal Pozzo Toscanelli, che sostenne la sfericità della terra e le cui teorie ebbero un peso rilevante per giungere alla scoperta dell'America.
Interessi economici e innovazioni tecnologiche
Le scoperte geografiche furono anche il frutto di notevoli interessi economici. L'Europa importava dall'oriente merci di lusso come la seta, le spezie o le pietre preziose, ma questo commercio era monopolizzato dai veneziani. Questa situazione cambiò con l'introduzione della nuova imbarcazione, la Caravella, un veliero molto veloce che non richiedeva un equipaggio numeroso. Nel corso del 500, la caravella fu sostituita dal galeone, la nave più utilizzata per i viaggi, che era più grande, più robusta ed era armata. L'installazione dei cannoni (circa 30) sulle navi fu un'invenzione fondamentale poiché consentì agli europei di conquistare il dominio marittimo. Inoltre, furono perfezionate l'uso della bussola, del quadrante e dell'astrolabio, strumenti che permettevano di rilevare la posizione tramite l'osservazione delle stelle.
Le esplorazioni portoghesi e spagnole
I portoghesi furono i primi a solcare l'Atlantico alla ricerca della via che mettesse in comunicazione i porti dell'Europa con l'Asia, al fine di avere il monopolio del commercio delle spezie. Fu il principe Enrico il navigatore a promuovere le spedizioni geografiche.
Cristoforo Colombo, invece, riteneva che si potessero raggiungere l'oriente anche da occidente, ma pensava che il tratto tra l'Europa e l'Asia fosse molto più lungo, non immaginando l'esistenza del continente americano. Dopo aver proposto il suo progetto ai sovrani portoghesi, che lo avevano giudicato, si rivolse alla Spagna, dove Isabella di Castiglia e Ferdinando d'Aragona accettarono di finanziare il suo progetto nel 1492.
Esplorazioni di altri paesi europei
La prima a muoversi dopo il Portogallo e la Spagna fu l'Inghilterra nel 1497 con i navigatori italiani Giovanni e Sebastiano Caboto, successivamente nel 1524 si aggiunse la Francia con Giovanni da Verrazzano.
Amerigo Vespucci fu il primo a capire che la terra trovata da Colombo era un continente nuovo e vasto. Per questo, in suo onore, questo nuovo mondo fu chiamato America.
Le civiltà incontrate
Quando gli europei giunsero nel nuovo mondo, era abitato da circa 80 milioni di persone. Alcune civiltà avevano una cultura molto evoluta, come quella dei Maya nello Yucatan. Essi raggiunsero il massimo splendore tra il III e il IV secolo. Oltre ai Maya, vi erano anche gli Aztechi, originariamente una popolazione nomade proveniente dal Messico.
Le scoperte geografiche e le esplorazioni delle civiltà
Le scoperte geografiche del 1400 e 1500 furono un momento di grande cambiamento e innovazione nell'Europa rinascimentale. Queste esplorazioni portarono alla scoperta di nuovi mondi, al contatto con civiltà evolute e allo sviluppo di nuove tecnologie di navigazione. Le scoperte geografiche 1400 e 1500 hanno avuto un impatto duraturo sulla storia del mondo, aprendo nuove rotte commerciali e portando alla creazione di imperi coloniali. Inoltre, queste esplorazioni hanno contribuito a espandere la conoscenza geografica e scientifica del mondo.