Nicola Cusano e la Dotta Ignoranza
Cusano risolve un paradosso fondamentale della conoscenza umana con una soluzione geniale! Da un lato l'uomo desidera naturalmente conoscere, dall'altro sembra impossibile raggiungere una conoscenza perfetta.
La sua teoria usa il modello matematico: conoscere significa istituire confronti e relazioni. Solo con numeri e figure geometriche possiamo avere conoscenza perfetta, in tutti gli altri casi la verità resta un processo infinito. La dotta ignoranza è quindi "sapere di non sapere" - prendere coscienza che la verità piena non è raggiungibile.
Dio è l'oggetto ultimo della conoscenza, ma la nostra mente finita non potrà mai conoscerlo completamente. Cusano usa l'analogia del poligono inscritto nel cerchio: aumentando i lati ci si avvicina al cerchio senza mai coincidere. Possiamo solo dire ciò che Dio non è (teologia negativa).
💡 Concetto chiave: L'intelletto supera la ragione. Mentre la ragione segue il principio di non-contraddizione di Aristotele, l'intelletto può cogliere la coincidentia oppositorum - come in Dio tutti gli opposti coincidono.
Cusano descrive il rapporto Dio-mondo attraverso complicazione (tutto è presente in Dio come unità) ed esplicazione (tutto si manifesta nel mondo come molteplicità). L'universo è "massimo contratto" - infinito come numero di enti finiti, effetto dell'infinita causa divina.