Le Vie di Liberazione: Come Sfuggire al Dolore Universale
Dopo aver descritto un quadro così nero dell'esistenza, Schopenhauer ti abbandona nella disperazione? No. Esistono vie d'uscita, anche se difficili e temporanee.
Prima di tutto, perché il suicidio non è una soluzione? Sembra paradossale, ma il suicida in realtà "vuole la vita" - è solo malcontento delle condizioni in cui la vive. Il suicidio è un atto di affermazione della Volontà, non di negazione. È come distruggere lo specchio sperando di eliminare l'immagine riflessa.
Le vere vie di liberazione sono tre: arte, etica della pietà e ascesi. Tutte hanno in comune il fatto di permettere, anche se temporaneamente, di liberarsi dalla tirannia della Volontà di vivere.
Nell'esperienza estetica, quando contempli un'opera d'arte o un paesaggio sublime, per un momento smetti di desiderare e di soffrire. Diventi puro soggetto conoscente, libero dai bisogni del corpo e dalle catene del volere.
La compassione nasce dalla consapevolezza che la sofferenza è universale. Quando vedi soffrire un altro essere, riconosci in lui la stessa Volontà che si agita in te. Nasce così la pietà, unico sentimento autenticamente morale.
Speranza concreta: Anche se la vita è dolore, esistono momenti di liberazione autentica. L'arte, la compassione e la saggezza possono offrirti pause di vera pace interiore.